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VIA LA FRANGIA SIA E COSÌ...

PARRUCCHE BIONDE, BIANCHE E BICOLORI, ADDIO. DOPO ANNI IN INCOGNITO, LA POPSTAR AUSTRALIAN­A SIA SI MOSTRA A VOLTO SCOPERTO. CI AVEVA AVVERTITO: «MICA MI NASCONDO PERCHÉ PENSO DI ESSERE BRUTTA»

- testo di Cristiana Gattoni

Blonde bob decolorato o colpi di sole su chioma fluente? Alle comuni mortali sono concesse tutte le trasformaz­ioni tricologic­he, ma quando a evolvere è la capigliatu­ra di Sia diventa una questione, più che di coiffeur, di mercato discografi­co. Ma riassumiam­o brevemente la storia della cantante australian­a: per anni la signora Furler è stata una macchina da hit, il genio scrivente dietro al successo di stelle come Rihanna, Beyoncé e Katy Perry.All’epoca aveva un discreto successo come solista, un casco platinato con maxi frangia e poca voglia di finire nei meccanismi trita-popstar. Poi nel 2014 ha scritto Chandelier, ci ha messo la voce, ma non ha voluto metterci la faccia: «Per tutti, del resto, sono ormai diventata un caschetto biondo».

LOS ANGELES SHOT

Nessun complesso del brutto anatroccol­o, solo la volontà di preservare la privacy: così Sia è diventato un avatar in possesso di smisurate parrucche bianconere che le coprivano pure il mento.Almeno fino a pochi giorni fa, quando è arrivata all’aeroporto di Los Angeles au naturel, svelando un nuovo haircut, fronte scoperta e sorriso smagliante. Magari l’ha fatto solo per passare il check-in. Di certo lo scatto conferma quanto ha sempre ripetuto ai reporter ficcanaso: «Guardate che mica mi nascondo perché penso di essere brutta».

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 ??  ?? Sia (41, in Kenzo) all’aeroporto di L.A e, a lato, col “frangione”. Il suo ultimo disco è This is Acting (2016). Ha collaborat­o con Stargate e P!nk per il brano Waterfall (2017).
Sia (41, in Kenzo) all’aeroporto di L.A e, a lato, col “frangione”. Il suo ultimo disco è This is Acting (2016). Ha collaborat­o con Stargate e P!nk per il brano Waterfall (2017).

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