VIA LA FRANGIA SIA E COSÌ...
PARRUCCHE BIONDE, BIANCHE E BICOLORI, ADDIO. DOPO ANNI IN INCOGNITO, LA POPSTAR AUSTRALIANA SIA SI MOSTRA A VOLTO SCOPERTO. CI AVEVA AVVERTITO: «MICA MI NASCONDO PERCHÉ PENSO DI ESSERE BRUTTA»
Blonde bob decolorato o colpi di sole su chioma fluente? Alle comuni mortali sono concesse tutte le trasformazioni tricologiche, ma quando a evolvere è la capigliatura di Sia diventa una questione, più che di coiffeur, di mercato discografico. Ma riassumiamo brevemente la storia della cantante australiana: per anni la signora Furler è stata una macchina da hit, il genio scrivente dietro al successo di stelle come Rihanna, Beyoncé e Katy Perry.All’epoca aveva un discreto successo come solista, un casco platinato con maxi frangia e poca voglia di finire nei meccanismi trita-popstar. Poi nel 2014 ha scritto Chandelier, ci ha messo la voce, ma non ha voluto metterci la faccia: «Per tutti, del resto, sono ormai diventata un caschetto biondo».
LOS ANGELES SHOT
Nessun complesso del brutto anatroccolo, solo la volontà di preservare la privacy: così Sia è diventato un avatar in possesso di smisurate parrucche bianconere che le coprivano pure il mento.Almeno fino a pochi giorni fa, quando è arrivata all’aeroporto di Los Angeles au naturel, svelando un nuovo haircut, fronte scoperta e sorriso smagliante. Magari l’ha fatto solo per passare il check-in. Di certo lo scatto conferma quanto ha sempre ripetuto ai reporter ficcanaso: «Guardate che mica mi nascondo perché penso di essere brutta».