TROPPO VECCHIO PER “PLAYBOY”
KEVIN BACON GIRA UN FILM DIETRO L’ALTRO (L’ULTIMO È BOSTON - CACCIA ALL’UOMO), SUONA IN UNA BAND CON IL FRATELLO E SCRIVE CANZONI PER SUA MOGLIE, L’AMORE DI UNA VITA. A 58 ANNI, L’ATTORE DI PHILADELPHIA HA LE ENERGIE DI UN 20ENNE. ALLA FACCIA DI CHI (TEM
S«Sul set del mio nuovo film sono arrivato per ultimo: mi hanno convocato con un sms mentre passeggiavo tranquillo per NewYork». Kevin Bacon ha 58 anni ma, da spirito libero qual è, vive da sempre seguendo l’istinto e sembra non invecchiare mai. La pellicola di cui parla è Boston
- Caccia all’uomo di Peter Berg, nei cinema dal 20 aprile, che ricostruisce l’attentato terroristico alla maratona del 15 aprile 2013 (vedi recensione a pagina 117). «Ho detto di sì poco dopo quel messaggino perché mi piaceva il tema, stimavo il regista e altri attori del cast. È così che faccio le mie scelte: senza pensare a cosa convenga per la carriera». Se nel film Kevin è un serissimo e ingessato agente speciale dell’Fbi, nella vita è vulcanico e super creativo, con un curriculum di settanta film, tra cui titoli da produttore e regista. Figlio di un famoso architetto di Philadelphia, è uno di quegli attori che persone di varie età e gusti ricordano in storie diversissime: da Animal
House a Footloose, da X-Men - L’inizio a Frost/Nixon - Il duello. Ha lavorato per il teatro e la tv: dal 12 maggio sarà in I Love Dick, la serie disponibile su Amazon tratta dall’omonimo romanzo di Chris Kraus, cult delle femministe americane. Ha pure una band musicale con il fratello Michael, i Bacon Brothers. La sua attività è così torrenziale che viene considerato uno stakanovista dello showbiz. E non solo. Secondo alcuni, è un campione cinematografico dei “sei gradi di separazione”: considerando i cast di tutti i suoi lavori, potrebbe essere collegato a qualsiasi nome di Hollywood, vivo o morto, in massimo sei passaggi. A noi annuncia che entro il 2018 farà uno sforzo per cambiare pelle e per prepararsi con calma ai due importanti anniversari che lo aspettano: il 60mo compleanno (l’8 luglio del prossimo anno) e il 30mo anniversario di matrimonio con l’attrice Kyra Sedgwick, dalla quale ha avuto due figli ormai grandi (Travis di 27 anni e Sosie Ruth di 25).
Io e Kyra ci siamo conosciuti nel 1988 sul set di Lemon Sky. Io mi ero appena separato, non volevo legami. È bastata una cena insieme ed ero completamente perso
È più facile interpretare una persona reale come l’agente DesLauriers di Boston - Caccia all’uomo? «Inventare un personaggio è un’esercizio di creatività che favorisce l’interpretazione, ma con le persone vere devi documentarti. Io l’ho fatto prima delle riprese, suYoutube, poi quando Richard DesLauriers è venuto sul set ho parlato a lungo con lui, gli ho fatto domande sulla sua vita, ho osservato i gesti e il modo di parlare: sono un attore molto fisico, il linguaggio del corpo è importante». Mark Wahlberg, protagonista e produttore del film, è nato a Boston. Lei che rapporto ha con quella città? «Di grande amore, in tutti i sensi. È lì che ho conosciuto mia moglie Kyra. Una storia così romantica che siamo diventati un capitolo del libro How
They Met di David Levithan (si sono incontrati su un set televisivo quando lui aveva 19 anni e lei 12: da spettatrice si era avvicinata per dirgli che le era piaciuto lo spettacolo. La storia è iniziata anni dopo, lui 30enne, lei 22enne, girando Lemon Sky, ndr)». Beh, vogliamo i dettagli! «Ero tornato da un set in Nuova Zelanda appena in tempo per cominciare le prove della commedia
Lemon Sky e nel cast c’era anche Kyra. Io mi ero separato da poco, dopo sei anni di convivenza (con l’attrice Tracy Pollan, ndr), e non cercavo legami seri. Almeno, così diceva il mio cervello, ma l’amore per fortuna non sente ragioni. Quando Cupido ti colpisce al cuore, non serve nemmeno estrarre la freccia. Dopo la nostra prima cena insieme, ero talmente preso che scrissi la prima delle tante canzoni che le ho dedicato». Ce ne racconta una, la più curiosa? «Una volta siamo andati a una fiera e, per strada, abbiamo visto una tenda dove la gente si sfidava a braccio di ferro. Kyra ha voluto assolutamente provare e, incredibilmente, ha vinto.Tornato a casa ho scritto Armfa a braccio Wrestling di Woman ferro, (la ndr)». donna che Orae l’ha Kyra direttaha debuttatonel film tv Story come of registaa Girl. Com’è cambiato statala dinamica l’esperienza?di coppia?Ha «Ne proprioho parlatosul set condi Boston- J.K.Simmons,Caccia
all’uomo, perché anche lui ha una moglie regista e hanno fatto un film insieme. Mi ha raccontato: “È stato proprio come a casa, lei mi diceva cosa fare e io eseguivo!”. Battute a parte, sono esperienze che cementano il rapporto». Ha mai avuto la classica crisi di mezz’età? «Sì, a 44 anni. La redazione di Playboy mi aveva contattato per un’intervista, ma all’ultimo momento il caporedattore l’aveva annullata spiegando che ero troppo vecchio per il loro target. Mi vendicai con una canzone, il ritornello diceva: “Too young to die, too old for Playboy” (troppo giovane per morire, troppo vecchio per Playboy, ndr)». Quando ha iniziato la carriera di attore aveva un modello? «Ricordo che a 21 anni vidi, a distanza di pochi mesi, Il laureato e Un uomo da marciapiede: in entrambi c’era Dustin Hoffman, ma i protagonisti erano così diversi che non sembrava la stessa persona. È stata l’illuminazione che ha ispirato la mia carriera: infilarmi in più scarpe possibili, senza ripetermi. Meglio avere la libertà del caratterista che la schiavitù del protagonista». Per finire, una curiosità: quanto è stato preso in giro per il cognome culinario? (bacon significa pancetta, ndr). «Non mi posso permettere di essere permaloso, anzi: ho cominciato anche ad accettare delle pubblicità dove si giocava col mio cognome dando il cachet in beneficenza (in una si promuoveva la colazione a base di uova e pancetta, ndr). E ho avuto ogni sorta di omaggio: mi hanno perfino dedicato una statua fatta di bacon!».