La Cardioposta di Pulsatilla
SONO ATTRATTA DA LUI CHE MI VORREBBE NELLE SUE ESPERIENZE OSÉE MESSAGGINI WHATSAPP H 24. COME DIFENDERSI DA MAMME & CO?
Sono una tua assidua lettrice e ti stimo tanto, quindi ci tengo ad avere un tuo parere. Frequento da oltre due anni un ragazzo molto più giovane di me (io ne ho 50, lui 35), e tra noi c’è una grande attrazione. Io non lo cerco mai, è sempre lui a farlo, ma c’è un problema: è uno scambista, e vuole coinvolgermi in questa esperienza perché dice che lui i rapporti sentimentali li vive così. Dice che se non condivide questa cosa, non si lega a nessuno, perché altrimenti dovrebbe andarci da solo. Da un po’ è diventata una fissazione per lui, pensi che dovrei assecondarlo? Senza firma Essendo una mia assidua lettrice, saprai che io faccio il tifo per l’amore. Quello vero: quello puro, universale e disinteressato. Mi stai chiedendo se c’è amore puro, universale e disinteressato nei locali per scambisti? No, secondo me non ce n’è. C’è egoismo. Infatti “Lui i rapporti sentimentali li vive così”, è una frase di un egoismo sfrenato, che solo una donna troppo ingenua può accettare. I rapporti non sono a senso unico, si vivono insieme. Io porto le uova, tu porti la pancetta e insieme facciamo la carbonara. Per me questo giovanotto è molto furbo e sa gratificarti e circuirti abbastanza bene da riuscire a trascinarti qua e là. Se vuoi il mio parere, io non starei con uno che getta sciattamente il mio corpo in pasto agli sconosciuti, piuttosto me ne starei a casa a fare ricami e merletti al tombolo. Ti abbraccio.
Chat di gruppo, flagello dell’umanità. Ormai a ogni foglia che si muove viene creata una chat ad hoc. Compleanni, riunioni, corso di cucina, chat per la cena del diploma del milleottocento. Persino i parroci lo usano! Medici, deputati, amiche single, forze dell’ordine, adulti e ragazzi. Nessuno viene risparmiato. Nemmeno i nostri anziani, che invece di telefonarsi creano la chat, credendo in questo modo di tornare ragazzi. E se abbandoni il gruppo vieni considerato una mummia da museo delle cere: le altre mamme ti guardano nel cortile della scuola come una che non partecipa alla vita sociale di 28 bambini e relativi 56 genitori. Posso parlare con un solo genitore alla volta senza che il mondo intero mi legga e mi ascolti? Posso tornare al vecchio e mai dimenticato SMS? Posso far sapere al mio medico che ho la dissenteria acuta senza che tutto il paese lo sappia in diretta? Fabiana Puoi. Invece di abbandonare i gruppi, io li silenzio. C’è anche la favolosa opzione “silenzia per un anno”, che appena premi il pulsante produce una sensazione immediata di benessere come se stessi entrando in una Spa. Silenziando i gruppi non devi più scartavetrare l’interno della borsa tre volte al minuto, per scoprire che il primo “dlin” era un messaggio della mamma di Nina («Scusate, nella filastrocca da imparare, il mercoledì cosa dice?»), che il secondo “dlin” era la mamma di Pietro («Dice “Spuntò fuori il mercoledì”») e che il terzo “dlin” era la mamma di Linda («Ma sulla scheda di italiano bisogna cerchiare solo “ciao” e “ciaf ciaf ” o anche “etciù” e “ciomp ciomp”?») per trovarti così imbottigliata in un dibattito sui minimi sistemi per ore. Se devi dire una cosa a Tizio che non è di cruciale interesse per tutti gli altri membri, puoi evitare di intasare la chat e scrivere direttamente a Tizio. Certo. E poi c’è sempre l’intramontabile opzione “abbandona gruppo”. E se loro pensano male di te, ti fraintendono o non sono solidali come vorresti, rifatti al sempreverde consiglio dantesco: «Non ragioniam di lor, ma guarda e passa». Le chat di gruppo non sono il flagello dell’umanità, il vero flagello dell’umanità è il giudizio, che esiste da ben prima che i telefoni fossero inventati.