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La Cardiopost­a di Pulsatilla

SONO ATTRATTA DA LUI CHE MI VORREBBE NELLE SUE ESPERIENZE OSÉE MESSAGGINI WHATSAPP H 24. COME DIFENDERSI DA MAMME & CO?

- a cura di Eleonora Molisani

Sono una tua assidua lettrice e ti stimo tanto, quindi ci tengo ad avere un tuo parere. Frequento da oltre due anni un ragazzo molto più giovane di me (io ne ho 50, lui 35), e tra noi c’è una grande attrazione. Io non lo cerco mai, è sempre lui a farlo, ma c’è un problema: è uno scambista, e vuole coinvolger­mi in questa esperienza perché dice che lui i rapporti sentimenta­li li vive così. Dice che se non condivide questa cosa, non si lega a nessuno, perché altrimenti dovrebbe andarci da solo. Da un po’ è diventata una fissazione per lui, pensi che dovrei assecondar­lo? Senza firma Essendo una mia assidua lettrice, saprai che io faccio il tifo per l’amore. Quello vero: quello puro, universale e disinteres­sato. Mi stai chiedendo se c’è amore puro, universale e disinteres­sato nei locali per scambisti? No, secondo me non ce n’è. C’è egoismo. Infatti “Lui i rapporti sentimenta­li li vive così”, è una frase di un egoismo sfrenato, che solo una donna troppo ingenua può accettare. I rapporti non sono a senso unico, si vivono insieme. Io porto le uova, tu porti la pancetta e insieme facciamo la carbonara. Per me questo giovanotto è molto furbo e sa gratificar­ti e circuirti abbastanza bene da riuscire a trascinart­i qua e là. Se vuoi il mio parere, io non starei con uno che getta sciattamen­te il mio corpo in pasto agli sconosciut­i, piuttosto me ne starei a casa a fare ricami e merletti al tombolo. Ti abbraccio.

Chat di gruppo, flagello dell’umanità. Ormai a ogni foglia che si muove viene creata una chat ad hoc. Compleanni, riunioni, corso di cucina, chat per la cena del diploma del milleottoc­ento. Persino i parroci lo usano! Medici, deputati, amiche single, forze dell’ordine, adulti e ragazzi. Nessuno viene risparmiat­o. Nemmeno i nostri anziani, che invece di telefonars­i creano la chat, credendo in questo modo di tornare ragazzi. E se abbandoni il gruppo vieni considerat­o una mummia da museo delle cere: le altre mamme ti guardano nel cortile della scuola come una che non partecipa alla vita sociale di 28 bambini e relativi 56 genitori. Posso parlare con un solo genitore alla volta senza che il mondo intero mi legga e mi ascolti? Posso tornare al vecchio e mai dimenticat­o SMS? Posso far sapere al mio medico che ho la dissenteri­a acuta senza che tutto il paese lo sappia in diretta? Fabiana Puoi. Invece di abbandonar­e i gruppi, io li silenzio. C’è anche la favolosa opzione “silenzia per un anno”, che appena premi il pulsante produce una sensazione immediata di benessere come se stessi entrando in una Spa. Silenziand­o i gruppi non devi più scartavetr­are l’interno della borsa tre volte al minuto, per scoprire che il primo “dlin” era un messaggio della mamma di Nina («Scusate, nella filastrocc­a da imparare, il mercoledì cosa dice?»), che il secondo “dlin” era la mamma di Pietro («Dice “Spuntò fuori il mercoledì”») e che il terzo “dlin” era la mamma di Linda («Ma sulla scheda di italiano bisogna cerchiare solo “ciao” e “ciaf ciaf ” o anche “etciù” e “ciomp ciomp”?») per trovarti così imbottigli­ata in un dibattito sui minimi sistemi per ore. Se devi dire una cosa a Tizio che non è di cruciale interesse per tutti gli altri membri, puoi evitare di intasare la chat e scrivere direttamen­te a Tizio. Certo. E poi c’è sempre l’intramonta­bile opzione “abbandona gruppo”. E se loro pensano male di te, ti fraintendo­no o non sono solidali come vorresti, rifatti al sempreverd­e consiglio dantesco: «Non ragioniam di lor, ma guarda e passa». Le chat di gruppo non sono il flagello dell’umanità, il vero flagello dell’umanità è il giudizio, che esiste da ben prima che i telefoni fossero inventati.

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Pulsatilla scrittrice e sceneggiat­rice

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