Mi tagliano? Pazienza
HALEY BENNETT TORNA NEI PANNI DI UNA STELLINA ANNI 50. E NON IMPORTA SE ALCUNE SUE SCENE SON FINITE NEL CESTINO. CAPITA ANCHE AI PREMI OSCAR
«La notorietà? Nessuno può descriverla meglio di come ha fatto Rudyard Kipling oltre cent’anni fa nella poesia Se, quando parla di successo e sconfitta come di due impostori da trattare allo stesso modo» filosofeggia l’americana Haley Bennett, tradendo le sue buone frequentazioni letterario-artistiche (fa anche la fotografa usando una Laika vintage). L’anno scorso era stata la coprotagonista di La
ragazza del treno e di I magnifici sette, ora è in L’eccezione alla regola (nelle sale dal 27 aprile), di e con Warren Beatty. Haley interpreta l’attrice e cantante Mamie Murphie, stellina messa sotto contratto da Howard Hughes, produttore, regista, asso dell’aviazione e playboy. Ma molte sue scene sono finite nel cestino per via di un travagliato montaggio. Le è andata peggio in Song to Song di Terrence Malick, girato nel 2012 (nei cinema il 10 maggio): il suo personaggio non appare per niente.
C’è rimasta male?
«Amici e parenti più di me. Io mi sono sentita comunque una privilegiata per essere stata scelta. E poi anche i premi Oscar Christian Bale e Benicio DelToro sono rimasti fuori dal montaggio».
Le sarebbe piaciuto vivere ai tempi di Howard Hughes, nella Hollywood degli anni 50?
«Mi piacevano vestiti, stile, pettinature. Erano bravi a vendere sogni, molto più di oggi. Lavorare in quel film mi ha riportato alla mia educazione cinematografica da bambina. In casa la tv era sempre accesa, sintonizzata sul canale Tcm, Turner classic movies. Le prime cotte le ho avute per Clark Gable e James Stewart».
Prossimo progetto?
«Ho appena girato il film Thank You for Your Service, sullo stress post traumatico che colpisce i soldati. Interpreto la moglie del protagonista, Miles Teller. Stavolta non dovrebbero tagliarmi!».