LA CARDIOPOSTA DI PULSATILLA
Siamo compagni di liceo, stiamo insieme da tre mesi e tutto fila liscio.Vorremmo fare l’amore (sarebbe la prima volta per entrambi) e io a questo pensiero mi sento sicura e rilassata. La mia domanda è: si può fare una cosa così speciale se tra di noi non c’è quel sentimento così intenso da arrivare a dirci «ti amo»? Senza firma
Molte lettere che arrivano in redazione contengono la stessa domanda: se si può fare una certa cosa, o se non si può fare una certa cosa. La risposta, l’unica possibile, è che si può fare tutto. Siamo creatori della nostra vita, e siamo liberi. L’unico dettaglio è che, dopo, siamo responsabili delle conseguenze. Puoi anche salire sulla cima di un palazzo a scagliare dardi sui passanti, solo che poi vai in galera.Ti interessa la galera? Ti interessano dei cadaveri sulla coscienza? Sì, no: risposta aperta. Nessuno psicologo, nessun parroco, nessun motivatore dovrebbe dirti cosa fare o non fare. Le guide, i maestri, dovrebbero solo aiutare le persone a entrare in contatto con quello che realmente vogliono. Fare sesso con un ragazzo per cui non provi sentimenti profondi: certo che puoi. È una sensazione che ti interessa? Come sarebbe condividere la tua nudità con qualcuno che ami, invece? Aspettare che arrivi una persona del genere, ti interessa? Scegli liberamente. Crea la tua vita. Se fossi io quella che deve dirti come usarla, non sarebbe stata donata a te, sarebbe stata donata a me.
Qualche
mese fa ho conosciuto un ragazzo che mi piace molto, ma è fidanzato. Per questo ho sempre evitato di superare un certo limite e mi sono sempre comportata da amica. Lui è disponibile e carino quando mi parla, a volte più del normale. La cosa non mi dispiace, ma mi confonde, perché so che ha una ragazza. Quando però ho provato a chiedergli di prendere un caffé insieme, ha inventato mille scuse per declinare. Mi sto illudendo? La sua è solo gentilezza? Questi comportamenti ambigui da parte sua mi confondono. Non so proprio cosa fare. Senza firma
Può essere che sia solo gentilezza, e che ti stia scoraggiando perché ha capito che stai andando oltre. Pensa in che epoca viviamo, signora mia: se un uomo è gentile con noi, pensiamo subito che abbia un secondo fine! Che tempi. Oppure, seconda ipotesi, può essere che sia volutamente ambiguo. Ci sono persone che si divertono a giocare al gatto col topo, che ci vuoi fare. In questo caso, perché dice una cosa e ne fa un’altra? Boh, problema suo. Perché fa il languido con me, se è fidanzato? Boh, problema suo. Perché dopo aver fatto il galante poi mi ignora? Boh, problema suo. Non abboccare all’ambiguità. L’ambiguità è un problema suo, non tuo. Diventa tuo nel momento in cui permetti a quell’ambiguità di gettarti nel panico e di farti dubitare di quanto sei bella e amabile. Il che, di norma, è esattamente ciò che un ambiguo vuole ottenere da una donna.
Ho
24 anni e ho una relazione con un collega (il classico dongiovanni) di 45 anni, separato con figli. Inizialmente stavamo benissimo, poi lui è diventato poco presente ma geloso e possessivo quando esco con gli amici. Dice che ha paura di innamorarsi perché sono molto più giovane e più bella di lui. Fa fatica a esprimere fino in fondo i suoi sentimenti... Senza firma
Il dongiovanni vede solo se stesso e pensa che tu faresti quello che farebbe lui, cioè tradire e fregartene. Perché stai con uno che non ti capisce, non ti ama, non ti lascia libera? Trovatene uno a cui venga più facile “vedere” gli altri. I dongiovanni sanno fare bene altre cose.Tipo, non so, la corte.