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LA CARDIOPOST­A DI PULSATILLA

- a cura di Eleonora Molisani

Siamo compagni di liceo, stiamo insieme da tre mesi e tutto fila liscio.Vorremmo fare l’amore (sarebbe la prima volta per entrambi) e io a questo pensiero mi sento sicura e rilassata. La mia domanda è: si può fare una cosa così speciale se tra di noi non c’è quel sentimento così intenso da arrivare a dirci «ti amo»? Senza firma

Molte lettere che arrivano in redazione contengono la stessa domanda: se si può fare una certa cosa, o se non si può fare una certa cosa. La risposta, l’unica possibile, è che si può fare tutto. Siamo creatori della nostra vita, e siamo liberi. L’unico dettaglio è che, dopo, siamo responsabi­li delle conseguenz­e. Puoi anche salire sulla cima di un palazzo a scagliare dardi sui passanti, solo che poi vai in galera.Ti interessa la galera? Ti interessan­o dei cadaveri sulla coscienza? Sì, no: risposta aperta. Nessuno psicologo, nessun parroco, nessun motivatore dovrebbe dirti cosa fare o non fare. Le guide, i maestri, dovrebbero solo aiutare le persone a entrare in contatto con quello che realmente vogliono. Fare sesso con un ragazzo per cui non provi sentimenti profondi: certo che puoi. È una sensazione che ti interessa? Come sarebbe condivider­e la tua nudità con qualcuno che ami, invece? Aspettare che arrivi una persona del genere, ti interessa? Scegli liberament­e. Crea la tua vita. Se fossi io quella che deve dirti come usarla, non sarebbe stata donata a te, sarebbe stata donata a me.

Qualche

mese fa ho conosciuto un ragazzo che mi piace molto, ma è fidanzato. Per questo ho sempre evitato di superare un certo limite e mi sono sempre comportata da amica. Lui è disponibil­e e carino quando mi parla, a volte più del normale. La cosa non mi dispiace, ma mi confonde, perché so che ha una ragazza. Quando però ho provato a chiedergli di prendere un caffé insieme, ha inventato mille scuse per declinare. Mi sto illudendo? La sua è solo gentilezza? Questi comportame­nti ambigui da parte sua mi confondono. Non so proprio cosa fare. Senza firma

Può essere che sia solo gentilezza, e che ti stia scoraggian­do perché ha capito che stai andando oltre. Pensa in che epoca viviamo, signora mia: se un uomo è gentile con noi, pensiamo subito che abbia un secondo fine! Che tempi. Oppure, seconda ipotesi, può essere che sia volutament­e ambiguo. Ci sono persone che si divertono a giocare al gatto col topo, che ci vuoi fare. In questo caso, perché dice una cosa e ne fa un’altra? Boh, problema suo. Perché fa il languido con me, se è fidanzato? Boh, problema suo. Perché dopo aver fatto il galante poi mi ignora? Boh, problema suo. Non abboccare all’ambiguità. L’ambiguità è un problema suo, non tuo. Diventa tuo nel momento in cui permetti a quell’ambiguità di gettarti nel panico e di farti dubitare di quanto sei bella e amabile. Il che, di norma, è esattament­e ciò che un ambiguo vuole ottenere da una donna.

Ho

24 anni e ho una relazione con un collega (il classico dongiovann­i) di 45 anni, separato con figli. Inizialmen­te stavamo benissimo, poi lui è diventato poco presente ma geloso e possessivo quando esco con gli amici. Dice che ha paura di innamorars­i perché sono molto più giovane e più bella di lui. Fa fatica a esprimere fino in fondo i suoi sentimenti... Senza firma

Il dongiovann­i vede solo se stesso e pensa che tu faresti quello che farebbe lui, cioè tradire e fregartene. Perché stai con uno che non ti capisce, non ti ama, non ti lascia libera? Trovatene uno a cui venga più facile “vedere” gli altri. I dongiovann­i sanno fare bene altre cose.Tipo, non so, la corte.

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