Mi vedrete ingioiellata
NOOMI RAPACE SI IMBRUTTISCE, SI TINGE, SI “GONFIA”: È DISPOSTA A TUTTO PER FARE BENE UN FILM. CHE SIA UNA SPY STORY, UN FANTA-HORROR O UN BIOPIC (PER LA GIOIA DI SUO FIGLIO)
«Nel mio nuovo film, la spy story
Codice Unlocked (nelle sale dal 4 maggio, ndr) Orlando Bloom mi ha storto il naso con un pugno. Da lui non me l’aspettavo» dice seria Noomi Rapace, prima di scoppiare a ridere. «Mi ha sorpreso: pensavo fosse un po’ toy boy!». La battuta non stona sulle labbra dell’attrice svedese, che è uno scricciolo alto 1,63 con la fama da tosta. Merito (anche) di Lisbeth Salander, che Noomi ha interpretato in Uomini che odiano le donne (2009) e negli altri due film tratti dai libri di Stieg Larsson. Sono poi arrivati per lei titoli super, tra cui
Alien:Covenant (sequel di Prometheus che esce l’11 maggio) e l’attesissimo biopic di Maria Callas (in fase di pre-produzione). La sua capacità di trasformarsi è stupefacente... «Fin da ragazzina ho deciso di non farmi limitare dalla vanità. Il mio corpo è uno strumento: nessun problema a tingermi i capelli, dimagrire, mettere su muscoli. In palestra ci vado anche quando non devo fare film». Come sceglie i ruoli da interpretare? «Se mi fanno paura, sono giusti. Nel mio primo film da protagonista, Daisy Diamond, ero una mamma single e aspirante attrice che diventa prostituta.Tutti mi consigliavano di rifiutare. E invece è lì che mi ha visto il produttore di Uomini che odiano le donne». Diventerà Maria Callas: la spaventa? «Certo, è una leggenda, e che tragico destino... L’ho studiata bene quando in teatro ho fatto Medea, una delle sue opere preferite». Del look che avrà nel film cosa può anticiparci? «Che sarà contento mio figlio (Lev, 13 anni,
ndr). Mi ha visto così raramente in abiti eleganti e coi gioielli, che una volta mi ha chiesto: “Ma tu vorresti essere un maschio”?».