Mostre Pink power d’antan
70 OPERE ESPOSTE A VERBANIA PER RACCONTARE L’UNIVERSO FEMMINILE DI UN SECOLO FA. PIENO DI PASSIONE
Come vivevano le donne tra la fine dell’800 e la prima metà del 900? Stavano in casa, erano mogli e madri, si innamoravano perdutamente, qualche volta peccavano. Ripercorre i loro ruoli e la loro presenza nell’arte, la collettiva I volti e il cuore. La figura femminile da Ranzoni a Sironi e
Martini al Museo del Paesaggio diVerbania fino al 1° ottobre. Un ritratto d’epoca raccontato attraverso oltre 70 opere, tra tele e sculture, firmate soprattutto da uomini. Fanno eccezione due artiste, l’irlandese di nascita (vissuta però a Pallanza) Sophie Browne e Adriana Bisi Fabbri, che si muovono tra figure mitologiche e religiose e ritratti di gusto simbolista. La mano maschile degli altri lavori non dimentica comunque un tono romantico: guarda per esempio il bacio struggente in Il convegno (1918) firmato Ambrogio Alciati (Vercelli 1878-Milano 1929), immagine simbolo della mostra. Una sezione a parte è dedicata allo scultore Arturo Martini (Treviso 1889 - Milano 1947) con 14 figure femminili tra le quali Testa di
ragazza (1947). Anche il futurista superstar Mario Sironi (Sassari 1885-Milano 1961) ha una spazio per sé. È suo Figure (1915-1916): la signorina “facile” con i capelli ramati si accompagna al ricco viveur con il sigaro (e quello volgare è lui).