Chiara dice sempre la verità. E la scrive
SI INTITOLA NON PARLARE CON LA BOCCA PIENA IL LIBRO D’ESORDIO DI CHIARA FRANCINI. RACCONTA DI UNA RAGAZZA CHE SI CHIAMA COME LEI E LE SOMIGLIA DA MORIRE
LLacrime, risate, una famiglia gay con due padri, una canzone di Nada nel gran finale. Chiara Francini, 37 anni portati con grazia adolescenziale, è attrice e molte altre cose: cioè ragazza sincera e inquieta, conduttrice (solo per qualche mese) di Domenica In con Pippo Baudo, fidanzata di lungo corso con lo svedese Fredrick Lundqvist, anomala eroina di fiction (Non dirlo al mio capo, Piccoli segreti grandi bugie) e oggi scrittrice. Il suo Non parlare con la bocca piena (Rizzoli) è un romanzo impertinente e divertente che sconfina nell’autobiografia.
La protagonista si chiama Chiara e le somiglia. In che cosa?
«Chiara, come me, dice sempre la verità, cerca di capire ciò che la rende felice, vuole l’amore che dura per sempre ma ha qualcosa che le scalpita dentro. Insomma, ho scritto con gioia, attingendo a varie parti della mia vita».
Un libro è un po’ un figlio?
«Per me è più un’amica. Considero l’amicizia il sentimento più alto, perché non nasce dall’obbligo di un legame biologico».
E a un figlio vero, ci pensa?
«Certo, ma non ho mai sentito davvero il bisogno di diventare mamma. Dev’essere generazionale. Quasi nessuna delle mie amiche ha bambini».
Chiara lascia il fidanzato per capire che cosa vuole. Questo non è autobiografico.
«Oh, no. Fredrick me lo tengo: dove lo trovo uno come lui? Mi lascia vivere, mi ama come sono, cerebrale - dal romanzo si capisce - ma anche empatica, iperpassionale, avvolgente. Non è facile stare con me. Me l’ha confessato all’inizio. Non sapeva come tenermi: ero lava, ero fuoco. Mi passava da una mano all’altra per non bruciarsi. Meno male che l’ho incontrato, sennò sarei rimasta zitella».