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Sienna Miller Non ho più paura di ciò che gli altri pensano di me

SIENNA MILLER MONDANA, MODAIOLA E UN PO 'RIBELLE? LA RAGAZZA CHEFACE CHI ACCHIER ARIE TABLOID INGLESIA E CRESCIUTA. ,ORA CHESOND PIU MATURA MIPIACE INTERPRETA­RE DONNE TOSTE ECORAGGIOS­E, DICE. ETORNA AL CINEMA NEIPANNI DELLA MOGLIE DI UN ESPLORATOR­E CHE, S

- testo di Valeria Vignale - foto di Mario Anzuoni

RResta bella e impassibil­e anche in pieno attacco di starnuti e lacrime. «Soffro di allergie» dice lei. «E in questa stanza c’è qualcosa a cui sono intolleran­te». Che siano i giornalist­i? Sienna Miller fa un sorrisino, ma sull’argomento non c’è troppo da scherzare. L’attrice inglese è una delle più bersagliat­e dai tabloid fin dai tempi del suo amore con Jude Law che, insieme ad

Alfie, il film che li fece incontrare nel 2003, ha segnato il suo ingresso nel mondo delle celebritie­s. Da allora la 35enne londinese vive come una maledizion­e il fatto che si parli così tanto delle sue vicende private (le amicizie con Keira Knightley e Kate Moss, la love story con Balthazar Getty che le fece fare causa al quotidiano News of theWorld, il matrimonio conTom Sturridge dal quale ha avuto una figlia). La ferita si è riaperta il mese scorso, quando alcune foto rubate dal suo cellulare sono apparse online. Per fortuna c’è un altro giallo a distrarla: The

Burning Woman, che sta girando ora con Christina Hendricks e Aaron Paul. E c’è la carriera. Dopo aver interpreta­to la pupa del boss in La

legge della notte di e con Ben Affleck, uscito lo scorso marzo, torna nei cinema il 22 giugno in

Civiltà perduta di James Gray. È la storia vera dell’esplorator­e inglese Percy Fawcett (Charlie Hunnam), che nel 1925 scomparve nella giungla amazzonica cercando i resti di un’antica città. Lei interpreta la moglie Nina, capace di sostenere il marito nel suo spirito d’avventura senza mai diventarne succube.

Cos’ha amato di questa figura femminile?

«La personalit­à fortissima, il coraggio. Pur essendo nata alla fine dell’800, Nina non vive all’ombra del suo uomo, anzi, vorrebbe seguirlo in Amazzonia. Ho già interpreta­to altre mogli e madri, ma lei era un modello per l’epoca».

❝Le

mie migliori amiche sono rimaste le stesse dall’età di dieci anni. È grazie a loro, a mia madre e a mia sorella se sono centrata e ho i piedi per terra.

Lei ha una bimba di quasi cinque anni. Essere mamma aiuta a interpreta­re il dolore e i sentimenti di un’altra madre?

«Eccome! La perdita di un figlio è la sofferenza più insopporta­bile che si possa immaginare. Normalment­e non voglio neanche pensarci ma nel film c’è anche questo. E le mie paure profonde hanno aggiunto qualcosa all’interpreta­zione, inutile negarlo».

Al figlio che, cresciuto, parte pure lui per l’Amazzonia, Nina dice: “Non dev’essere la paura a fermarci nella vita”. È d’accordo?

«Assolutame­nte sì. Penso che ognuno di noi dovrebbe fare proprio le cose di cui ha più paura. I timori sono freni che non ti fanno vivere pienamente».

Lei si è mai frenata in questo senso?

«Io sono una che si butta, per carattere. Ho paura, ma la affronto, specie nel lavoro. Quando mi hanno proposto di recitare a teatro in Cabaret, prendendo il posto di Emma Stone, ero tesissima perché non avevo il tempo di fare le prove. Ma sono felice di averlo fatto. E a luglio torno in scena nelWest End con La gatta sul tetto che scotta».

Lei ha iniziato facendo la modella, come sua madre. Sognava già di recitare?

«Sì, e per farlo ho lasciato la scuola a 18 anni. Non ero brava a posare, ho girato degli spot per guadagnare soldi e, grazie a quel lavoro, sono diventata indipenden­te. Pensi che a vent’anni ho comprato la mia prima casa».

Un passo insolito a quell’età...

«Non mi sembrava di essere precoce, ma di sicuro per me è stata una svolta, mi ha fatto sentire più forte e sicura. Pronta a seguire la mia strada di attrice, senza dubbi: ci credevo fin dall’inizio, ero molto positiva».

Quando ha pensato di avercela fatta?

«Forse non c’è un momento in cui lo pensi davvero, non ci si sente mai al sicuro in questo mestiere. Ma essere chiamata da Clint Eastwood per American Sniper, tre anni fa, seppure in un ruolo minore, è stata una soddisfazi­one. Anche perché il mio obiettivo è lavorare con persone che stimo».

Come Ben Affleck, che l’ha diretta in La legge della notte?

«Certo, ho amato tutti i film diretti da Ben ed è stato divertente interpreta­re la donna del boss, una che se ne frega totalmente del giudizio altrui. Devo dire che anch’io sono cresciuta, in questo senso: non ho più paura di quello che gli altri pensano di me. Ed è liberatori­o».

Ora che vive a New York, può sempre contare sul sostegno delle amiche storiche con cui faceva vita mondana a Londra?

«Le mie migliori amiche sono rimaste le stesse di quando avevo dieci anni. È grazie a loro, a mia madre e a mia sorella, se sono una persona centrata e con i piedi per terra».

Con sua sorella Savannah, stilista, ha firmato una capsule collection anni fa: la moda è ancora una passione comune?

«Sì, anche se lei ora fa abiti da sposa e non collaboria­mo più. Ma siamo molto unite e continuiam­o a ispirarci a vicenda, perché ci vogliamo bene».

La Nina del film porta corsetti strettissi­mi e dice al marito: “Voi uomini vi divertite a vederci soffrire per voi”. È ancora così?

«Non per me, io sono quasi sempre in jeans e maglietta. Infatti ho sofferto a strizzarmi dentro a quei corsetti, tutti originali. Però erano utili a cambiare pelle: mi portavano subito indietro di cent’anni».

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 ??  ?? Sienna Miller, da sinistra: in Civiltà perduta di James Gray (nei cinema dal 22 giugno) e sul set dei film The Burning Woman e The Catcher Was a Spy, che usciranno nel 2018.
Sienna Miller, da sinistra: in Civiltà perduta di James Gray (nei cinema dal 22 giugno) e sul set dei film The Burning Woman e The Catcher Was a Spy, che usciranno nel 2018.
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 ??  ?? Sienna Miller con la figlia Marlowe (cinque anni a luglio), avuta dall’attore Tom Sturridge. I due si sono separati nel 2015.
Sienna Miller con la figlia Marlowe (cinque anni a luglio), avuta dall’attore Tom Sturridge. I due si sono separati nel 2015.
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