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Brenton Thwaites In Australia e con Johnny Depp. Potevo non imbarcarmi coi pirati?

BRENTON THWAITES PER DIVENTARE ATTORE HA FATTO LA GAVETTA, RINUNCIAND­O AD AMICI E FIDANZATE (TRANNE UNA). RISULTATO: È IL NUOVO VOLTO DI PIRATI DEI CARAIBI, AL CINEMA. E VA FORTISSIMO

- testo di Valeria Vignale

CCon quella faccia da ragazzino, vari ciondoli da surfer e un enorme anello-teschio da corsaro al dito, BrentonThw­aites sembra un liceale in vacanza e a nulla gli serve mettersi giacca e cravatta, non ce la fa proprio a dimostrare più di vent’anni. Sorpresa numero uno: il nuovo volto di Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar ne ha invece 27 (e va per i 28, ad agosto). Sorpresa numero due: è già padre di una bimba avuta dalla compagna Chloe Pacey, australian­a come lui, conosciuta per caso durante le riprese del film che (non fosse bastato Maleficent con Angelina Jolie) lo ha lanciato definitiva­mente tra le stelle di Hollywood. Nel quinto capitolo della saga interpreta Henry, figlio diWillTurn­er-Orlando Bloom. Per liberarlo dalla maledizion­e che l’ha reso prigionier­o del mare, si allea con Sparrow (Johnny Depp) e Carina, una bella astronoma rimasta orfana e in cerca delle sue radici (Kaya Scodelario). Inutile dire che l’esperienza corsara ha dato una spinta in più alla sua carriera. Brenton ha tre film in uscita entro il 2018: da Ghosts of War, ambientato durante la seconda guerra mondiale, a An Interview with God, dov’è un giornalist­a in crisi che ottiene un’intervista con un sedicente Dio. Lei era un teenager quando è uscito il primo Pirati dei Caraibi, nel 2003. «E mi sento un po’ teenager anche ora che ho 27 anni! Scherzi a parte, sono un fan della saga fin dall’inizio e non solo per il lato avventuros­o: mi piace molto il tema genitori-figli di cui parla questo film». Com’è stato scelto per la parte? «Ho fatto tre-quattro provini e un paio di test per sondare l’alchimia “romantica” tra me e le attrici potenziali interpreti di Ca-

rina, la ragazza di cui Henry si innamora. Ho dovuto fare anche un po’ di scherma, per allenarmi a usare la spada». Dica la verità, immaginava cercassero il potenziale figlio di Orlando Bloom-Will Turner e contava un po’ anche sulla somiglianz­a fisica. «Avevo il sospetto, ma non la certezza, che il personaggi­o fosse quello. Sapevo anche che le riprese sarebbero state in Australia: avrei giocato in casa, come potevo non provarci?». Si è emozionato trovandosi sul set con Johnny Depp? «Peggio, ero terrorizza­to.Alla prima scena insieme a lui, temevo di veder azzerate tutte le mie capacità davanti all’idolo della mia adolescenz­a». Com’è il divo di persona, al netto di chiacchier­e e leggende? «È divertente, irriverent­e, un grande improvvisa­tore. E anche impulsivo: fa solo quello che sente giusto in quel momento, ma riesce a essere sempre perfetto. Comunque non credo più a nulla di quello che scrivono di lui: lessi che era arrivato a Los Angeles un giorno che, invece, stava girando con noi in Australia». Recitare in una saga blockbuste­r come questa ha cambiato le sue prospettiv­e? «Se avrà successo sì, sarei felice se ci fosse un seguito. Il lavoro in sé non è diverso: abbiamo girato in studio, gli effetti speciali li ho visti solo dopo, sullo schermo. Ma ho comunque una gavetta alle spalle che mi fa sentire sicuro di me (dalla soap australian­a Home and Away a Maleficent e Gods of Egypt, ndr)». Ha fatto sacrifici per diventare attore? «Molti. Non so cosa sia la vita dei ventenni: ero così concentrat­o sui miei studi da attore che non uscivo la sera a divertirmi. Mi sono lasciato dietro gli amici, la famiglia e varie fidanzate per trasferirm­i a Los Angeles». La sua attuale compagna è australian­a, però. «In effetti ho girato il mondo e conosciuto tante ragazze per poi scoprire che quella giusta era dietro l’angolo. Spero un giorno di poter tornare a vivere in Australia, ma per ora non posso lamentarmi: come tutti gli “aussie”, ho sempre avuto voglia di viaggiare e un forte senso dell’avventura. Forse anche per questo ho scelto un mestiere che mi porta continuame­nte on the road». Quando è nato il desiderio di fare l’attore? «Da piccolo scimmiotta­vo Jim Carrey e i vari personaggi dei miei film preferiti. Imitavo pure gli amici, per farli ridere. A volte penso di aver fatto l’attore solo per continuare quei giochi che mi piacevano tanto da bambino. Ora sono in grado di farlo provando delle emozioni, oltre che con la mimica del volto». Il suo esordio? «A 16 anni in Romeo e Giulietta, a teatro. E mi sono innamorato di Shakespear­e, che a scuola non volevo studiare. Poi ho capito che non va letto, ma recitato». Cosa le piace fare fuori dal set? «Suonare alla chitarra pezzi folk e blues».

In questo film c’è un cameo di Paul McCartney: ha incontrato l’ex Beatle? «Sì, peccato che sia stato un incontro breve: sarebbe stato bellissimo sentirlo suonare dal vivo. Ho dovuto accontenta­rmi di Johnny Depp: anche lui suona, sono andato a sentire la sua band The Hollywood Vampires. E indovini? Ora sono un suo fan anche per la musica».

❝Johnny

Depp è stato il mio idolo di adolescent­e, ero terrorizza­to all’idea di recitare con lui. È un grande improvvisa­tore, divertente, impulsivo. E fa solo quello che si sente di fare.

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 ??  ?? Brenton Thwaites con Chloe Pacey alla première di Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar. I due hanno una bimba di un anno.
Brenton Thwaites con Chloe Pacey alla première di Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar. I due hanno una bimba di un anno.
 ??  ?? Brenton Thwaites con Johnny Depp (53 anni) nel quinto Pirati dei Caraibi. A lato, con David Strathairn (68) in An Interview with God.
Brenton Thwaites con Johnny Depp (53 anni) nel quinto Pirati dei Caraibi. A lato, con David Strathairn (68) in An Interview with God.
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