Diversamente pop
NEL 2016 DUA LIPA È SALITA SULLA RAMPA DI LANCIO CON LA HIT BE THE ONE. ORA È PRONTA A DECOLLARE: ESCE IL SUO PRIMO ALBUM, ONESTO E SPERIMENTALE
Avevamo incontrato l’esordiente Dua Lipa poco più di un anno fa. Il singolo Be the One andava alla grande, la sua faccia iniziava a spuntare sulle riviste e Stella McCartney l’aveva scelta come ambassador della collezione primavera-estate. «Voglio essere come Madonna» aveva raccontato a Tustyle durante quell’intervista. A un anno di distanza, la ventunenne cantante londinese di origini kosovare non è ancora diventata la più iconica popstar del pianeta, ma conferma l’obiettivo e si sta dando da fare per raggiungerlo: ha rimpolpato il curriculum con super collaborazioni (Sean Paul, Martin Garrix) ed è appena uscito il suo primo disco. Che si intitola semplicemente Dua Lipa (come il suo nome all’anagrafe: “Dua” significa amore in albanese). I suoi fan hanno aspettato a lungo quest’album… «Ci ho messo un po’, in effetti. Ogni volta che mi sembrava di essere pronta per uscire, ecco che succedeva sempre qualcosa di nuovo: opportunità differenti, idee, proposte… Ma adesso, finalmente, posso dire di essere orgogliosa del risultato». Ce lo descrive in tre parole? «Pop, diverso, sperimentale».
Per gli emergenti non è facile sfondare. Qual è la chiave del suo successo? «Credere nelle canzoni, non aver paura e raccontare le mie storie nel modo più onesto possibile. Anche perché se riesci a trasmettere uno stato d’animo a chi ti ascolta, hai già ottenuto un ottimo risultato». Quanto è cambiata la sua vita dopo Be the One? «Non molto: sveglia alla stessa ora, doccia, solita colazione e, quando sono a casa, esco con i miei amici. Certo, adesso viaggio molto di più, per cui magari può capitarmi di dare appuntamento a un’amica per pranzo – faccio un esempio – a Parigi, e poi torno a Londra». Suo padre è musicista. Il miglior consiglio che le ha dato? «Non smettere mai di sognare. E continua a lavorare duro, perché niente capita per caso».