Justin Bieber piace pure ad Al Bano
GRANDE SHOW AGLI I-DAYS DI MONZA PER L’EX BAD BOY DEL POP E IL SUO PURPOSE WORLD TOUR. TRA LE MIGLIAIA DI BELIEBER PRESENTI, SONO SPUNTATI A SORPRESA ROVAZZI E L’UGOLA DI CELLINO SAN MARCO. E C’ERA PURE TUSTYLE
Justin Bieber, roba da ragazzine? Aggiornatevi, perché il golden boy della musica pop sta passando dalla fase “fenomeno teen” a quella “fenomeno”, punto e basta. A confermare la nostra opinione, il parterre de roi presente il 18 giugno alla serata conclusiva degli IDays 2017: tra il pubblico, sono state avvistate le webstar Matt & Bise (ok, loro ci stanno, dopotutto Bieber è il loro punto di riferimento lavorativo), ma anche la cantante Syria, Fabio Rovazzi e il re dell’Ariston Al Bano. Da
Nostalgia canaglia ad Andiamo a comandare il gap (non solo generazionale) è effettivamente importante e a riempirlo non basta un What DoYou Mean? Però in qualche modo aiuta, perché in effetti a Monza erano tutti curiosi di scoprire il segreto del successo del 23enne canadese e del suo PurposeWorld
Tour (una macchina da guerra che ha generato introiti per 200 milioni di dollari e che, dopo le date europee, toccherà di nuovo Usa, Canada e infine Giappone). A Monza, oltre ai vip e a circa 50mila spettatori, c’eravamo noi di Tustyle. E confessiamo che, prima di arrivare lì, il dilemma era: canterà in playback? Ma poi lui è arrivato e chissenefrega delle tracce vocali in sottofondo: quelli di Bieber non sono mica concerti, sono show. Quindi ci siamo messi comodi e ci siamo goduti tutti gli ingredienti dello spettacolo: le cascate dorate che illuminavano il cielo, i fuochi d’artificio, i ballerini sul palco, i video e i musicisti che accompagnavano la star. Ah sì, la star, ce la stavamo dimenticando. Diciamo che a Justin basta poco per far felici le belieber, più desiderose di cantare insieme a lui che di sentirlo cantare (comunque ai concerti dei Beatles succedeva la stessa cosa). Tra i brani che hanno entusiasmato il pubblico,
LoveYourself – solo voce e chitarra acustica, perché comunque il ragazzo canta e pure bene – e poi naturalmente Baby, il singolone del 2010 che ci ha fatto tornare in mente il suo mitico taglio a caschetto. Per il resto, Bieber ha ballato (il minimo indispensabile) e chiacchierato parecchio, dedicando anche un pensiero ai papà presenti (negli Usa era la Festa del Papà). Chissà se i genitori maschi, accorsi per accompagnare le figlie pre-adolescenti, avranno capito... T