Dynasty is back
LA SERIE TV, CULT DEGLI ANNI 80, RIAPPARE IN UN REBOOT. LA TRAMA? SOLDI, AMORE, INTRIGHI, INVIDIE E ANCHE TEMI SERI
EEra il 12 gennaio del 1981. Le donne avevano quintali di lacca nei capelli e i loro uomini le giacche con parecchia spallina. Insieme, affondando nel divano ogni mercoledì e venerdì sera davanti a Rete 4, si bevevano amori, tradimenti, petroldollari dalle case di lusso diDynasty. Trentasei annido pola televisione si riaccende sull’epopea delle famiglie Carrington e Colby in Colorado: sarà il network americano The Cw (per l’Italia, si vedrà) a mandare in onda la riedizione, affidata ai creatori di Gossip Girl e alla sceneggiatrice di Revenge. Cambia completamente la prospettiva, che sarà quella di Fallon Carrington (Elizabeth Gillies), la figlia del miliardario Blake Carrington (Grant Show), scatenata in una guerra con Cristal (Nathalie Kelley), la nuova giovane moglie del padre. Resta l’idea di raccontare (come si vede nel trailer) l’1% dell’1% del pianeta, cioè quello dei ricchi straricchi. Però Dynasty è stata (e sarà ancora) una serie coraggiosa: ha sfidato, tra le prime, argomenti tabù (erano altri tempi, gli anni 80) come quello delle malattie mentali e dell’omosessualità. Tra i nuovi personaggi il più atteso è Cristal Jennings (la Kelley), nuova regina delle arrampicatrici sociali.
Dynasty ha segnato un’epoca, tanto che la costumista di sempre racconta come fosse bombardata dalle lettere di ragazze che chiedevano come recuperare gli outfit che vedevano in tv. L’operazione nostalgia è chiara: il mondo forse non è così cambiato. T