Cinema Quel venerdì in loop
PRIMA DI DOMANI INTRAPPOLATA NELLE SUE ULTIME ORE DI VITA, SAM CAPISCE CHE È IL MOMENTO GIUSTO: PER CAMBIARE SE STESSA
Samantha detta Sam (Zoey Deutch) ha tutto. È popolare, il suo ragazzo è da urlo, le sue fantastiche amiche sono l’élite del liceo. È il giorno dei Cupidi: riceve bigliettini e rose rosse, si veste, maltratta la sfigata di turno, va a una festa. Quel venerdì, trentanove minuti dopo la mezzanotte, mentre torna a casa, finisce tutto: incidente stradale. Ma Sam rimane impigliata in un loop temporale, obbligata a rivivere lo stesso giorno ancora e ancora, sapendo che la conclusione non può cambiare, ma possono cambiare i suoi gesti, il modo in cui sarà ricordata. Un saluto tenero alla sorellina, un bacio all’amico d’infanzia innamorato di lei da sempre, un atto di giustizia, un salvataggio. Tratto dal bestseller di Lauren Oliver E finalmente
ti dirò addio (Piemme), romanzo young adult tra i meno banali, Prima di domani non è la solita teen comedy perché si avventura coraggiosamente nella giungla dei tormenti adolescenziali, tra bullismo, emarginazione, bisogno di affetto, paura di non essere “abbastanza” e ne esce, tutto sommato bene, con uno sguardo tra l’arrabbiato e il sognatore. “Diventa quello che sei” recita il post-it su una bacheca. Ed è questa l’idea del film: Sam dice addio a un’età della vita, a un modo di essere. A tutti tocca morire (simbolicamente, ovvio) per diventare adulti.