Selvaggia Lucarelli
IN LIBRERIA CON DIECI PICCOLI INFAMI, LA BLOGGER AL VETRIOLO STILA LA BLACKLIST DELLE PERSONE CHE NON POTRÀ MAI PERDONARE. PARRUCCHIERE COMPRESO
C’è Susanna, l’amica del cuore alle elementari che ti tradisce con la nuova della classe. E Mister Amuchina, galante i primi tempi, maniaco compulsivo quando si va a convivere. In Dieci piccoli
infami (Rizzoli, pagg. 224, € 17; e-book € 9,99) Selvaggia Lucarelli, blogger e giornalista “attira fulmini”, mette in fila 10 ritratti di persone che, spalmate lungo i suoi 42 anni di vita, le hanno messo i bastoni tra le ruote e minato qualche certezza. Impossibile perdonarle.
Racconta, inorridita, di uno sconosciuto che la chiama “signora”. Che rapporto ha con il tempo che passa?
C’è curiosità e un po’ di paura, come per tutte le donne vanitose. Ma anche liberazione, perché mi preoccupo meno di come mi vedono gli altri.
Il parrucchiere (grande infame) sbaglia la tinta e crolla l’autostima…
Ognuno di noi ha le sue debolezze. Io ho il complesso dei capelli. L’errore di un parrucchiere, per me, è peggio di quello di uno psicoanalista.
L’undicesimo ritratto, che nel libro non c’è?
Mia madre. Non perché sia una brutta persona. Con lei oggi ho un ottimo rapporto, ma non ci siamo capite durante la mia adolescenza. La relazione con lei meriterebbe di essere raccontata in maniera diversa.
Lei non hai mai sbagliato?
Certo: con gli uomini dai quali sono sparita senza un perché. O con qualche amica con la quale potevo essere migliore.
È presentissima sui social: cosa le hanno insegnato?
Virtuale e reale sono la stessa cosa. Offendere sul web non è diverso dal farlo al bar: le responsabilità di chi lo fa sono le stesse.