LA CARDIOPOSTA DI PULSATILLA
NIENTE STORIE DI CUORE, QUESTA SETTIMANA. A GRACE, CHE VIVE ALL’ESTERO CON QUALCHE DIFFICOLTÀ, PULSATILLA FA UN PO’ LA PREDICA. CON AFFETTO, S’INTENDE
Ho35 anni e da sei vivo all’estero. Ho lasciato tutto e ho sposato quello che considero l’uomo della mia vita, ho un lavoro bello e soddisfacente e ho appena finito di costruire casa. A questo punto mi dirai: dov’è il tuo problema? È la gente che mi circonda, le maschere che indossano, la fiera dell’ipocrisia costante! L’orrore, per me, che sono genuina, spontanea e vengo da una famiglia che mi ha sempre stimolata a essere me stessa e a non aver paura di espormi. Vuoi sapere qual è il risultato? Un anno fa ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, tenuti oggi sotto controllo da ansiolitici, e sono seguita da una psicologa che continua a dirmi di ritrovarmi e di essere me stessa. Insomma, devo imparare di nuovo a camminare?! Con affetto, ti adoro, adoro tutti voi, il magico team di Tustyle! Grace Immagina questo: sei una turista intergalattica. Hai preso la tua navicella spaziale e sei arrivata in questo pianeta caotico ma famoso in tutto l’Universo: la Terra. Sul tuo pianeta d’origine non esistono cose come la paura di esporsi o la menzogna, perché l’amore circola liberamente e si vive nella verità. Ognuno crea ciò che desidera, usando direttamente la forza del pensiero, quindi ciascuno plasma la realtà che preferisce, senza bisogno di andare in conflitto con altri per contendersi qualcosa. Si dialoga telepaticamente, non esistono bugie né scuse.Tutto magnifico. Però, diciamocelo, la vita sul tuo pianeta è un po’ noiosa, perché non succede mai niente. Si sta bene e basta.Armonia stagnante. Quindi hai preso la tua navicella e hai detto: adesso vado a fare qualcosa di nuovo, e di utile. E sei venuta qui.Tu sai perché l’hai fatto, sei una persona avventurosa.Tuttavia, appena arrivata, sei rimasta sconvolta. Questi terrestri sono fuori di testa! Usano le parole per ferirsi! Usano i doni della natura per profitto personale! E pensano che ci sia sempre qualcuno che vuole fregarli. Dopo anni, adesso cominci ad avere nostalgia di casa, sei stanca di vedere contrasti, di respirare egoismo; sei stanca di vedere le persone girare con il coltello tra i denti, pronte a sferrare una pugnalata appena sentono una foglia muoversi. Troppa tensione. Ma ricordati, tu sei una turista. Sei qui perché volevi fare un’esperienza nuova. Avevi messo in conto che avresti affrontato tanti disagi, ma eri anche in fibrillazione all’idea di condividere con questo popolo la tua cultura di provenienza, e di imparare qualcosa da questi esotici sbullonati. Devi muoverti con gentilezza, farti accogliere, trovare una lingua in cui dialogare. Una lingua in cui provare a dire: «Mi piacerebbe vedere con quale tecnica voi coltivate le piante». E poi, in una situazione difficile, dire: «Nel mio pianeta, di solito risolviamo i problemi in questo modo». Forse sei di quelle aliene che dopo un po’ tornano alla galassia di provenienza; o forse sei una di quelle aliene a cui piace fare le aliene, e restano qui col permesso di soggiorno. In ogni caso, quando tornerai a casa, avrai tante cose da raccontare. Ma finché resterai, continuerai a parlare con un accento un po’ strano e a pensare in modo diverso. Non devi uniformarti: sei di un altro pianeta. Ma non devi nemmeno comportarti come se fossi sul tuo pianeta, perché sei ospite. Dice il Piccolo Principe: «Tu sei puro, e vieni da una stella». Assicurati di non dimenticare la tua origine. Ma non dimenticarti nemmeno dove ti trovi. E non dimenticarti la tua navicella in doppia fila, che qui fanno le multe.