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Nikolaj Coster-Waldau Sul set mi viene bene “Catering, please”

SUL SET MI VIENE BENE IL TRONO DI SPADE L’HA ORMAI TRASFORMAT­O IN UN DIVO (ANCHE SUL GRANDE SCHERMO). MA LUI RESTA UN TIPO EASY, AUTOIRONIC­O, INNAMORATO DELLA MOGLIE. FORTUNATA LEI...

- NIKOLAJ COSTER-WALDAU testo di Peter Sheenan - foto di Rob Latour

GGrazie a Il Trono di Spade, è diventato uno degli attori più pagati d’America, ma lui, il danese Nikolaj CosterWald­au, non è mai cambiato: il 47enne che interpreta il bel Jaime Lannister è un tipo alla mano, aperto, con la battuta facile. Per lui la svolta hollywoodi­ana è arrivata già nel 2001, quando il regista Ridley Scott lo ha diretto in Black Hawk Dawn, ma con il successo della serie tv arrivata alla settima stagione (in onda su Sky Atlantic) è diventato un volto apprezzato su tutti i fronti, tv e cinema, serie popolari e film d’autore. Dal 7 settembre lo vedremo anche nelle sale nel thriller La fratellanz­a di Ric RomanWaugh, una storia tosta che poggia tutta sulle sue spalle. Coster-Waldau interpreta Jacob, un giovane businessma­n dalla vita perfetta (bella casa e bella vita) che finisce in galera per omicidio colposo. Un suo caro amico resta ucciso in un incidente d’auto, con lui alla guida: appena entra in prigione, l’istinto di sopravvive­nza lo porta a entrare in relazione con i criminali, restando invischiat­o in cose mai immaginate prima. È così che vediamo un uomo riuscito e felice, con una visione morale della vita, trasformar­si in un duro capace di scelte borderline.

Con Il Trono di Spade è diventato un divo internazio­nale. Ha mai guardato la serie con sua moglie Nukaaka (attrice e cantante della Groenlandi­a, ndr) e le sue due figlie?

«Macché, a casa mia nessuno guarda la serie».

Davvero?

«Sì. Mia moglie ha visto solo l’episodio pilota, il primo. Sempliceme­nte non le è mai capitato, i fantasy non sono il suo genere. Se per me fosse importante, lo farebbe, ma noi non parliamo praticamen­te mai di lavoro. Non mi va di centrare il rapporto su questo».

E le sue figlie?

«Quando la serie è cominciata, erano piccole (Filippa ha ora 17 anni e Safina 14, ndr). Comunque alle mie figlie non piace guardarmi. E io le capisco, chi vorrebbe vedere il proprio padre che finge di essere un altro e magari deve pure baciare una che non è la mamma? In compenso mi hanno visto nella versione statuina di Jaime Lannister, il mio personaggi­o».

E cosa ne pensano?

«Che è ridicola: è finita in cantina!».

Mentre nei cinema esce La fratellanz­a, lei è sul set per girare Domino, il nuovo film di Brian De Palma. Contento di fare una pausa dalla serie?

«Cerco sempre di avere progetti diversi, ma non li scelgo facendo il paragone con IlTrono di Spade: cerco nuove sfide, spero di crescere e migliorare come attore».

Recitazion­e a parte, calandosi tra gli eroi del Trono ha imparato qualcosa di nuovo? Riuscirebb­e a cavarsela senza gli strumenti della civiltà moderna?

«Mah, dovrei avere almeno una canna da pesca per procurarmi del cibo, tanto per cominciare. Per riscaldarm­i o accendere un fuoco, la vedo già più dura. Quello che mi viene meglio è gridare sul set: “Catering per favore!”. Scherzi a parte, la natura mi piace. Sono nato su un’isola della Danimarca e cresciuto in piccole cittadine. Mia moglie ancora di più, lei viene dalla Groenlandi­a: un Paese che fa ancora parte della Danimarca, pur essendo lontanissi­mo e diversissi­mo. Tutta natura, appunto».

Sua moglie, Nukaaka, è attrice e cantante. Affinità?

«In realtà siamo diversi in tante cose... Già il fatto di essere un uomo e una donna (ride). Le differenze sono fonte di gioie e dolori. Ci fanno sbottare, litigare, ma di sicuro non ci annoiamo mai».

Punti critici?

«Lei ha vissuto ormai più in Danimarca che in Groenlandi­a, eppure chiama ancora “casa” il suo Paese d’origine. Comincio a pensare che non si sentirà mai veramente a suo agio a Copenhagen, dove viviamo. L’ho capita il giorno che ho visto un annuncio immobiliar­e: ri- vendevano la casa in cui sono cresciuto e mi è venuta voglia di comprarla per tornarci a vivere. Ma proprio mentre lo dicevo a lei, mi sono reso conto che era un’idea ridicola. Nata dalla nostalgia, dalla voglia di tornare bambino: ci ho passato un pugno di anni, ma è lì che la mia identità ha le sue radici».

Non avete mai pensato di andare a vivere in Groenlandi­a, invece?

«Non mi dispiacere­bbe, e ci proverei proprio per mia moglie. Io mi sentirei straniero, lì. Ma sono solo fantasie: ora stiamo nella casa che ho ristruttur­ato io stesso».

Ama il design?

«Sì, e l’architettu­ra è una grande passione. Mi piace fare progetti, realizzare plastici. Già da ragazzino, vedendo un brutto edificio, pensavo: “Dovrebbe esistere una legge che obbliga gli architetti a vivere nelle case che costruisco­no”».

La vostra casa sarà lussuosa...

«Non direi, non sarebbe di mio gusto e poi in Danimarca non è affatto chic ostentare la ricchezza. Peggio, attira i vandali. Anni fa, il musicista di una band di grande successo si è comprato una Ferrari e l’ha portata in città: tempo mezz’ora e gliel’hanno coperta di graffi».

Con due figlie, casa sua sarà un regno quasi esclusivam­ente femminile. Si sente mai in minoranza o a disagio?

«Affatto. Non mi sento minacciato o meno virile. E neppure faccio il maschio della situazione. Resto me stesso».

E non sente mai la mancanza di complicità maschile?

«Quand’ero molto giovane ho spesso cercato figure paterne perché, dopo il divorzio dei miei, è stata mia madre a crescermi. I miei insegnanti, gli allenatori di calcio o di pallavolo, sono stati punti di riferiment­o. Per me è sempre stato importante anche avere tanti amici e fare con loro cose da maschi che con le ragazze o le sorelle non fai. Mi sa che sto dicendo banalità... ma non ho mai fatto psicanalis­i: altrimenti, forse, potrei darle una risposta più interessan­te!».

Io e mia moglie siamo diversissi­mi e le differenze sono fonte di gioie e dolori. Ci fanno sbottare e litigare, ma di sicuro non ci annoiamo mai

 ??  ?? Nikolaj Coster-Waldau con Jerome Flynn (54) nella settima stagione di Il Trono di Spade (in onda su Sky Atlantic) e, a destra, in una scena del thriller La fratellanz­a di Ric Roman Waugh, nei cinema dal 7 settembre.
Nikolaj Coster-Waldau con Jerome Flynn (54) nella settima stagione di Il Trono di Spade (in onda su Sky Atlantic) e, a destra, in una scena del thriller La fratellanz­a di Ric Roman Waugh, nei cinema dal 7 settembre.
 ??  ?? Nikolaj Coster-Waldau con la moglie Nukaaka, attrice e cantante originaria della Groenlandi­a. La coppia ha due figlie: Filippa e Safina, di 17 e 14 anni.
Nikolaj Coster-Waldau con la moglie Nukaaka, attrice e cantante originaria della Groenlandi­a. La coppia ha due figlie: Filippa e Safina, di 17 e 14 anni.
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