Jon Hamm. Sempre figo, ma ancora più “mad”
RICORDATE IL PATINATO PUBBLICITARIO DI MAD MEN? IL SUO INTERPRETE, JON HAMM, TORNA COL FILM D’AZIONE BABY DRIVER: È PIENO DI TATUAGGI, TIRA DI COCA, RAPINA BANCHE. PER NON PARLARE DEL TAGLIO DI CAPELLI...
SSono passati oltre due anni dalla settima e ultima stagione del serial tivù Mad Men, ma a ogni nuovo film di Jon Hamm ancora scatta inevitabilmente il richiamo al suo personaggio cult, l’irresistibile pubblicitario Don Draper. «Il titolo più riciclato, per lui? Madder than ever (più matto che mai,ndr)» dice sorridendo l’interessato, 1.88 di altezza, single dopo una relazione di 18 anni con l’attrice Jennifer Westfeldt. Nella categoria dei pazzi rientra anche il suo personaggio in Baby
Driver - Il genio della fuga, film nelle sale dal 7 settembre: si chiama Buddy ed è un trader di Wall Street che, dopo la crisi, si è trasformato in rapinatore di banche. Hamm è l’unico dei grandi attori del cast (Kevin Spacey, Jamie Foxx,Ansel Elgort) che il regista Edgar Wright ha scelto fin dall’inizio, scrivendogli battute e situazioni su misura. «Come attore devo ringraziare Edgar perché Baby Driver è un grande film d’azione, non mi offrono spesso parti così. Ma come amico dovrei togliergli il saluto! Buddy è davvero un tipaccio. Peggio del suo carattere vanitoso e vendicativo c’è solo il suo taglio di capelli. In lui,tutto è eccessivo: la dipendenza dalla cocaina, i tatuaggi, i vestiti, necessari per metterlo al passo con una moglie che ha 19 anni meno di lui (l’attrice Eiza González, ndr)! Temo che Edgar mi veda così...».
Si è stufato del fatto che sia sempre Don Draper il punto di riferimento della sua carriera?
«Per noi attori è un vero dilemma. Da un lato sei contento che ti capiti un personaggio così popolare e riconoscibile, conosco un’infinità di bravissimi colleghi ai quali non è mai capitata questa fortuna. Dall’altro, ti piacerebbe che il pubblico ti vedesse e giudicasse ogni volta con occhi nuovi e scoprisse qualcosa di diverso su di te».
È questo il modo con cui valuta le offerte?
«Ne ho parlato di recente con Bryan Cranston, che è diventato popolarissimo grazie a
Breaking Bad. Il suo antitodo, per esempio, è stato tornare a recitare in teatro. Ogni tanto penso che dovrei ricominciare a insegnare recitazione, come facevo quando ero sconosciuto e squattrinato».
In Baby Driver le auto sono importanti quanto gli attori. Qual è la sua marca preferita?
«Non dimenticherò mai laToyota Corolla con cui mi trasferii a Hollywood da Saint Louis, nel 1995. Insieme ai 150 dollari che avevo in tasca, era tutto ciò che possedevo!».