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La mia chiesa suona il rock

Preti che si atteggiano a popstar. Messe che sono happening seguitissi­mi. Donazioni milionarie. Così l’ambigua Hillsong Church sta facendo proseliti tra vip e celeb

- testo di Paolo Papi

Una Chiesa evangelica 2.0, social e molto cool, con una propria linea di abbigliame­nto streetwear e proprietar­ia di una (solida) etichetta discografi­ca che sforna brani e hit che inneggiano alla fede in Dio ma anche ai piaceri della

vita. Benvenuti nella Hillsong Church, la chiesa modaiola delle celeb americane, fondata in Australia nel 1983 dal reverendo Brian Houston e ramificata oggi in oltre 50 Paesi grazie soprattutt­o alle milionarie donazioni, nonché all’e-commerce di vestiti, libri, cd ed lp sullo store online della congregazi­one. Sul palco i preti, più che ad austeri ministri di Dio, assomiglia­no a rockstar che si guardano bene dal predicare contro la ricchezza, mentre le messeconfe­rence, come quella di agosto in un teatro di Los Angeles, hanno l’aria di megaconcer­ti rock pieni di teen in estasi e di volti noti dello showbiz. Qualche nome? Justin Bieber, l’ex ragazzacci­o pop che faceva pipì sulla foto di Bill Clinton e che oggi non perde occasione per farsi fotografar­e in compagnia del suo padre spirituale, l’ultratatua­to e carismatic­o Carl Lentz. Ma i nomi delle star folgorate sulla via della Hillsong s’ingrossa sempre più, un po’ come accadde quandoTom Cruise e JohnTravol­ta si dichiararo­no adepti di Scientolog­y, contribuen­do così a risollevar­ne un’immagine ormai compromess­a. Dalle sorelle Kendall-Kardashian a Selena Gomez, da Lucky Blue Smith al modello Patrick Schwarzene­gger, fino alla top Hailey Baldwin: tutti in coda (e tutti abilmente trasformat­i in testimonia­l) per partecipar­e alle messe più cool del momento.Tutto bene? Non proprio perché, come in ogni plot che si rispetti, il diavolo sta nei dettagli e soprattutt­o nel passato dei suoi fondatori. Un esempio? L’omofobia. «Da noi i gay non dicono messa: non condividia­mo il loro stile di vita» dixit il fondatore Brian Houston. Ne volete un altro? Quando il pastore Frank Houston, padre di Brian nonché cofondator­e della Hillsong, ammise davanti ai giudici australian­i di aver violentato negli anni 70 molti ragazzini, il pio Brian si rivolse a una vittima e gli disse: «Ammettilo: è stata colpa tua. Lo hai tentato». Ora, naturalmen­te, ritratta e prende le distanze da papà. Non sia mai che quel vecchio scandalo - che periodicam­ente riaffiora sui tabloid - possa far crollare il suo impero spiritual-finanziari­o, sapienteme­nte calibrato a colpi di e-branding e testimonia­l d’eccezione.

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 ??  ?? MERCHANDIS­ING 1. Berretto Young & free (€15). 2. Un cd di Bobbie Houston, pastore-donna della Hillsong (€8). 3. La T-shirt Choose empathy (€25).
MERCHANDIS­ING 1. Berretto Young & free (€15). 2. Un cd di Bobbie Houston, pastore-donna della Hillsong (€8). 3. La T-shirt Choose empathy (€25).
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