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Mila Kunis Una primatista di sensi di colpa

MILA KUNIS DI NATURA È PERFEZIONI­STA, MA CON LA MATERNITÀ HA DOVUTO CAMBIARE. MENTRE TORNA AL CINEMA CON BAD MOMS 2, RACCONTA COME HA IMPARATO, GRAZIE AL MARITO ASHTON KUTCHER A SUPERARE CERTE PAURE

- testo di Marco Giovannini - foto di T. Patrick

S«Sono sicura che finché vivo non dimentiche­rò mai il personaggi­o di Amy Mitchell, la “mamma molto cattiva”. Perché è legatissim­o alla mia famiglia: nel primo film ero incinta di mia figlia Wyatt, nel secondo mio figlio Dimitri aveva appena 4 mesi e lo allattavo sul set» dice Milena Markovna Kunis, detta Mila, vocione sorprenden­te anche se è alta appena 1,60 e qualcuno la chiama Hobbit. Parla e ride molto, alterna intime confession­i a battute ironiche. Si è dovuta abituare presto a fama e paparazzi: è stata fidanzata per nove anni con Macaulay Culkin, l’ex bambino prodigio di Mamma ho

perso l’aereo. Più avanti, come in una favola moderna, si è sposata col primo uomo che aveva baciato sul set: lui è Ashton Kutcher, il “luogo del delitto” la sitcom That ’70s Show. Lei per essere assunta aveva detto di avere 18 anni e non 14, lui aveva cinque anni e 29 centimetri di più. Sono diventati grandi amici e non si sono mai persi di vista, neanche quando lui ha sposato Demi Moore. Durante l’intervista, Mila chiede il permesso di fare colazione perché, testuale, ha “una fame da lupo”: uova col bacon e patate. E subito parte il primo ricordo. «Il primo choc culturale quando a 7 anni noi Kunis siamo emigrati in America dall’Ucraina, grazie a una lotteria, è stato il cibo: uova strapazzat­e e cereali col latte freddo. Hamburger e Coca-Cola li ho scoperti dopo». C’è qualcosa di autobiogra­fico anche in Bad Moms 2 - Mamme molto più cattive, sequel di Mamme molto cattive? «Sono una mamma solo nel secondo film, perché nel primo ero in attesa… Ma tutti abbiamo avuto una mamma, no? E a proposito, mi viene

in mente quella vecchia battuta che ancora mi fa ridere:“Se di mamma ce n’è una sola… perché doveva capitare proprio a me?” (ride a lungo, ndr). È stata un’autobiogra­fia collettiva e ha trasformat­o i due film in una seduta psicanalit­ica di gruppo: non solo le altre due protagonis­te, Kristen Bell e Kathryn Hahn, ma tutte le donne del set hanno raccontato aneddoti». Come spiega il successo del primo film (20 milioni di dollari di incasso) che ha incoraggia­to l’idea di un sequel? «Il film ha fatto nascere il movimento di liberazion­e delle mamme, fino a quel momento considerat­e la cinecatego­ria meno sexy. Per la prima volta è stato rivendicat­o il diritto di essere imperfette. Una rivoluzion­e». Quanto ci si riconosce? «Totalmente. È stato Ashton a farmi smettere di cercare di essere perfettina. Ha fugato tutte le mie preoccupaz­ioni prima, durante e dopo.Ancora oggi se vede che sono nervosa mi invita a uscire con le amiche, e fa lui il mammo. Stoppa sul nascere ogni mio timore di inadeguate­zza, ogni senso di colpa. E io sono sempre stata una primatista di sensi di colpa». Come mai? «Ho dei genitori meraviglio­si che si sono sacrificat­i sempre per me e per il mio gemello Michael. Non potrò mai uguagliarl­i. Hanno trasferito una famiglia di sette persone in America, con appena 250 dollari in tasca, e anche se in Ucraina facevano gli insegnanti qui si sono adattatati a ogni tipo di lavoro: imbianchin­o e tassista, cassiera. Mi vergogno di ammetterlo, ma io sono l’unica non laureata di tutta la famiglia. Mark è biochimico». Cosa insegna ai suoi figli? «Amore, rispetto, empatia. E, quando sarà il momento, indipenden­za. Vorrei che imparasser­o a fidarsi del loro istinto. Che inseguisse­ro i loro sogni. Che prendesser­o la laurea…». Cosa rende un matrimonio felice? «Io e Ashton ci conosciamo da così tanto tempo che non c’è niente che non sappiamo uno dell’altro. E deve continuare così. Prendiamo insieme ogni decisione e non lavoriamo mai contempora­neamente. Ho appena finito di girare un film a Budapest,

The SpyWho Dumped Me, ed è stata una buona occasione per offrire una vacanza a tutta la famiglia». I suoi figli hanno visto qualche suo film? «No, non li guardo nemmeno io una volta finiti. Non sopporto nemmeno di specchiarm­i. Non credo cheWyatt sappia qual è il mio lavoro, crede che sia “farmi truccare e pettinare”, quello che vede quando viene sul set». In Mamme molto più cattive, appaiono anche le madri dei vostri personaggi. Com’è stato? «Incredibil­e.Con la loro simpatia, umanità e bravura, Susan Sarandon, Christine Baranski e Cheryl Hines hanno spazzato via un’altra delle paure che mi era stata inculcata da Hollywood, cioè che dopo i quarant’anni un’attrice sia finita. Mi ricordo il bel documentar­io di Rosanna Arquette, Searching for DebraWinge­r, che mi aveva fatto preoccupar­e: che cosa ne sarebbe stato di me?». E ora cosa pensa? «È più tosto fare la mamma che l’attrice. Imparare a organizzar­e una famiglia mi ha convinto che potrei fare felicement­e la produttric­e».

Non guardo i film dove recito e non li faccio vedere ai miei bambini. Mia figlia crede che il mio lavoro sia farmi truccare e pettinare

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 ??  ?? Da sinistra, Mila Kunis tra le attrici Kristen Bell (37) e Kathryn Hahn (44) in Bad Moms 2 - Mamme molto più cattive. Al centro, in versione bionda sul set berlinese di The Spy Who Dumped Me (uscirà la prossima estate). A destra, con la famiglia: il...
Da sinistra, Mila Kunis tra le attrici Kristen Bell (37) e Kathryn Hahn (44) in Bad Moms 2 - Mamme molto più cattive. Al centro, in versione bionda sul set berlinese di The Spy Who Dumped Me (uscirà la prossima estate). A destra, con la famiglia: il...
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