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Juno Temple Nell’intimo mi sento bambina COVER STORY

JUNO TEMPLE COLLEZIONA FILM IMPORTANTI, COME L’UTIMO, LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE. RECITA PER EMPATIA, PERCHÉ, DICE, «MI PIACE METTERMI NEI PANNI DEGLI ALTRI». COME SI CRESCE COSÌ, BRAVE E MISURATE? SEMPLICE: «È TUTTO MERITO DI PAPÀ»

- testo di Paolo Papi - foto di Jessica Miglio

VVentotto anni, oltre trenta film all’attivo, spesso diretta da alcuni dei più grandi registi al mondo, da Cristopher Nolan a Martin Scorsese, da Steven Soderbergh aWilliam Friedkin e Rob Epstein. Fino alWoody Allen di oggi, con cui JunoTemple ha girato La ruota delle meraviglie (uscito il 14 dicembre, vedi pa. 99): ambientato negli anni 50, il film racconta le vite di quattro persone ai piedi di una ruota panoramica. Con lei ci sono KateWinsle­t, Jim Belushi e JustinTimb­erlake.Ti aspetteres­ti che una così, che quattro anni fa ha stravinto il BAFTA Award dedicato alle star emergenti del cinema mondiale, cammini a un metro da terra, regalando al giornalist­a di turno qualche fugace sorriso inframezza­to da risposte di routine. Invece, Juno esordisce con una frase che rivela subito un tratto caloroso ed empatico del suo carattere: «Lei ha una bellissima giacca di pelle, si vede che l’ha indossata molto, che l’ha amata. Quella giacca parla tanto del suo modo di essere, lo sa?» dice. E poi si apre in un sorriso che è un invito a una conversazi­one fuori dai binari. Nata a Londra, cresciuta tra Los Angeles e il Somerset, piena campagna inglese, Juno ha iniziato a recitare a soli 8 anni, quando suo padre Julien, regista-icona della scena undergroun­d inglese degli anni 70-80 e autore del documentar­io-cult sui Sex Pistols La grande truffa del rock’n’roll, la chiamò sul set per girare un film sugli ultimi mesi di vita del grande cineasta maledetto Jean Vigo. «Devo tutto a mio padre. Qualsiasi cosa di artistico io abbia fatto nella vita è perché mio papà mi ha dato il pennello che sto usando per dipingere la tela della mia vita». Ha natali importanti, Juno, che tra i suoi familiari vanta anche una madre (Amanda Pirie) produttric­e cinematogr­afica e una zia (paterna) che è stata per tutti

gli anni 80 l’ultimo segretario del Partito comunista inglese. «Non sarei quella che sono ora senza la mia famiglia» ribadisce, tradendo un’autentica emozione. «È lì che ho imparato che passione e integrità sono la benzina della vita».

Prima di chiederle della sua carriera, mi piacerebbe che lei mi dicesse come si raccontere­bbe non a un giornalist­a, ma a un’amica.

(Si ferma e, con ragionata lentezza, sceglie gli aggettivi): «Sono creativa, empatica, talvolta troppo e cerco sempre di mettermi nei panni degli altri. È una delle ragioni per cui amo recitare. E poi sono insicura, emotiva, forse perché sto iniziando a diventare grande solo ora. Un po’ - ammette arrossendo - mi sento ancora, nell’intimo, una bambina piccola».

Partiamo da La ruota delle meraviglie. Che cosa ha significat­o per lei essere diretta da Woody Allen?

«È stata un’esperienza straordina­ria, con una squadra che era quasi una famiglia: nessuno dello staff se la tirava. E dire che c’erano tante chiacchier­e suWoody prima che iniziassi. Dicevano che non dirigeva quasi più, che non provava. Ma quando mai!».

Qual è la sua più grande dote?

«Ha un modo di dirigere musicale forse perché è stato anche un bravo musicista. È quasi un direttore d’orchestra. È scrupolosi­ssimo e ha un’attenzione maniacale alle coreografi­e. E poi ha una dote, profession­almente, che pochi hanno: se una scena non riesce bene, non è che dà la colpa agli attori.Ti dice: “Forse ho sbagliato il dialogo”. Dubita sempre, Woody. È la sua forza».

Lei è stata sul set con molti dei più bravi attori del mondo, da Johnny Depp in Black Mass a Daniel Radcliffe in Horns, fino ad Amanda Seyfriend in Lovelace. Cos’ha imparato, soprattutt­o, da loro?

«Sostanzial­mente, che quando finisci di lavorare, dopo aver passato ore e ore a interpreta­re un personaggi­o, te lo devi dimenticar­e subito. Se menti nella vita la gente non te lo perdona».

Dica la verità: se lo sarebbe mai immaginato quando ha iniziato?

«No che non l’avrei immaginato, ma io, il mestiere dell’attrice, l’ho sempre avvertito come una seconda pelle. Ricordo anche quando capii qual era la mia strada: avevo 4 anni, a letto con la varicella. Mio padre mi fece vedere La bella e la bestia (1946) di Jean Cocteau. Fu una folgorazio­ne. Passò tutto, anche la varicella!».

Qual è stata la scena più surreale che ha girato nella sua carriera?

«Forse una: quando, insieme a Jimmy Jagger (il figlio del leader dei Rolling Stones, coautore insieme a Martin Scorsese della acclamata serie tv Vynil per HBO, ndr) abbiamo dovuto simulare un amplesso. Era il giorno del mio 25esimo compleanno. Ricordo che durante la scena di sesso io e Jimmy dovevamo fare rumori come se davvero stessimo scopando e raggiungen­do l’orgasmo!» .

Imbarazzan­te?

«Divertente: eravamo sul set, è stata una cosa meccanica, mica ci stavamo accoppiand­o veramente!».

Dal 12 gennaio su Amazon la vedremo in Electric Dreams, l’attesa serie di Philip K. Dick ambientata in un futuro cupo e inquietant­e. Che rapporto ha, nella vita, con le nuove tecnologie?

«Direi quasi conflittua­le, o distaccato. Diciamo che l’iPhone lo uso, al limite, per fare vintage shopping».

Lei viene da una famiglia engagé, impegnata. Che cosa pensa del Weinstein-gate a Hollywood?

(Qui arriva l’alt dell’addetto stampa, domanda vietata. Juno sorride, illumina la stanza e tira dritto): «Sono sempre dalla parte delle donne che denunciano».

Lei è una bravissima attrice.

«E lei ha proprio una bella giacca». Sorriso, sipario.

❝Non sarei quella che sono senza una famiglia tosta come la mia. Loro mi hanno insegnato che passione e integrità sono la benzina della vita

 ??  ?? Juno Temple (28 anni) ha debuttato nel 1987 in un documentar­io diretto da suo padre, Julien Temple. Qui, in una scena de La ruota delle meraviglie di Woody Allen, adesso nei cinema.
Juno Temple (28 anni) ha debuttato nel 1987 in un documentar­io diretto da suo padre, Julien Temple. Qui, in una scena de La ruota delle meraviglie di Woody Allen, adesso nei cinema.
 ??  ?? Dall’alto, Juno Temple e Justin Timberlake (36 anni), sul set de La ruota delle meraviglie. Sotto, in una scena dell’attesa serie antologica Electric Dreams di Philip K. Dick, che verrà rilasciata da Amazon il 12 gennaio. Sotto, a Los Angeles, con il...
Dall’alto, Juno Temple e Justin Timberlake (36 anni), sul set de La ruota delle meraviglie. Sotto, in una scena dell’attesa serie antologica Electric Dreams di Philip K. Dick, che verrà rilasciata da Amazon il 12 gennaio. Sotto, a Los Angeles, con il...
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