La Cardioposta di Pulsatilla
a cura di Eleonora Molisani
Un proverbio dice: “Cuor contento, il Ciel l’aiuta”. Se porti un atteggiamento fiducioso e ottimista verso la vita, le cose vanno bene, perché sei in risonanza con le forze buone dell’universo. Qui sembra di leggere le lettere dal carcere di Silvio Pellico. Cosa può accadere di buono a una persona che non pensa niente di buono? Dici che “indietro non si torna”, tratti il tempo come una condanna. In realtà, il tempo è una convenzione. Una convenzione estremamente flessibile, non rigida come pensi tu. Giocaci. Usalo. È malleabile. L’unica cosa reale del tempo è la sua possibilità di impiego. Se lo usi per stare bene, si contrae, e ti permette di creare molto velocemente ciò che desideri. Un tempo contratto contrae anche lo spazio, perché ti avvicina a cose e persone. Se lo usi per stare male, si dilata, scorre lentissimo, scende di tono e di luce, e produce una sensazione di allontanamento. Sei tu al comando, non il tempo. Se ricominci a stare bene come quando c’era lui, ricominceranno a succedere cose buone come quando c’era lui. Se invece ti interessa di più interpretare la contrastata storia di Giulietta (in piena collaborazione con costui, che ha deciso di rivestire i panni di Romeo), allora non c’è verso che le cose possano andare diversamente. Perché il tempo è il tuo regno, e ognuno è sovrano dentro al proprio. E chi ha deciso di usare il tempo in maniera simile, si incontra. O come nel caso di questo copione, si incontra senza mai riuscire a incontrarsi. Se questa storia non ti piace, cambiala.