Ilaria Spada
DALLA SERIE TIVÙ (SU CANALE 5 DAL 12 GENNAIO) AL CINEFORUM PER I DETENUTI DI REBIBBIA: L’ATTRICE DI LATINA RACCONTA IL SUO MOMENTO D’ORO IMMATURI
Ilaria Spada, 36 anni, si definisce «in un momento di grazia, pronta a cogliere tutti i cambiamenti che la vita mi vorrà offrire». Madre (indaffaratissima) del piccolo Ettore, 6 anni, avuto dal marito Kim Rossi Stuart, l’attrice di Latina ha appena finito di girare la serie tivù
Immaturi del regista Rolando Ravello, che andrà in onda su Canale 5 in prima serata a partire dal 12 gennaio. «Mi sono divertita come una matta. Durante le riprese io, Irene (Ferri, ndr) e Luca e Paolo abbiamo creato un gruppoWhatsApp.Vi assicuro che se qualcuno pubblicasse le nostre chat, ne verrebbe fuori un instant book spassosissimo. E dire che non avrei mai immaginato di diventare un’attrice».
E come mai?
Ho studiato per anni danza classica, volevo fare la ballerina. Poi è capitato l’occasione, l’ho presa al volo. Mi lascio sorprendere sempre dalla imprevedibilità della vita.
Tra le cose imprevedibili c’è anche la rassegna cinematografica e il corso di sceneggiatura che ha organizzato per i detenuti di Rebibbia?
Sì, il progetto Altri Sguardi (che è stato presentato alla 74esima Mostra del cinema di Venezia, ndr) è stato un’esperienza interessantissima. Abbiamo riso, ci siamo divertiti, con alcuni di questi ragazzi abbiamo anche creato un rapporto di vero affetto.
Da dove è nata l’idea?
Da un soggetto sul carcere che ho scritto e che per ora è ancora nel cassetto. Chissà più avanti, la vita...
C’è qualcuno che vuole ringraziare?
Tutti, pure quelli che in passato mi hanno ferita. Anche la sofferenza può essere un dono se lo sai cogliere.