Un 2018 da brivido (d’autore)
GLI HORROR SONO PELLICOLE SCADENTI PER GIOVANI NERD? CHI LA PENSA ANCORA COSÌ DEVE FARE I CONTI CON QUESTI NUOVI FILM DI REGISTI BLASONATI
Altro che serie B. Per i cultori del genere, la dignità artistica degli horror non è mai stata in discussione. Forti di capolavori come Nosferatu di FriedrichWilhelm Murnau, pellicola che nel 1922 inaugurava l’immarcescibile filone vampiresco. Per non dire di
Shining, terrificante racconto di Stephen King portato sul grande schermo nel 1980 da Stanley Kubrick, indiscusso maestro della settima arte. Tralasciando Alfred Hitchcock, che ha tinto di giallo (e rosso) l’enciclopedia del cinema. Horror d’autore, quindi, si può. E il 2018 lo dimostra, con un ventaglio di uscite che regalano brividi dall’alto tasso qualitativo.Tra i grandi registi che si sono cimentati in pellicole “de paura”, Steven Soderbergh, che ha esordito nel 1989 vincendo la Palma d’Oro con il cult Sesso, bugie e
videotape e, negli anni, ci ha riportato ai fasti della commedia sofisticata con la saga di Ocean’s.A fine marzo uscirà negli Stati Uniti (in Italia dovremo aspettare) il suo ultimo film Unsane. Si sa solo che è un horror girato interamente con l’iPhone e che vanta tra gli interpreti Juno Temple. Poco è trapelato anche di The House That
Jack Built, scritto e diretto da quel
ragazzaccio di Lars von Trier, con Uma Thurman e Matt Dillon nella parte di Jack, un serial killer che ha fatto sfracelli negli anni 70 nello Stato diWashington. Ispirato, nel nome quanto nell’attitudine agli sgozzamenti, al celeberrimo “papà” di tutti gli assassini seriali, il mitico Squartatore. C’è almeno un trailer con cui spaventarsi in attesa dell’uscita (il 12 aprile) di Un posto tranquillo, firmato da John Krasinski (noto come attore della sit-com The Office), alla sua terza prova da regista di lungometraggi, che di questa claustrofobica pellicola è pure protagonista insieme a Emily Blunt (sua moglie nel film e nella vita). Una donna sola spadroneggia in Die Hölle - Inferno del premio Oscar (miglior film straniero nel 2008 con
Il falsario) Stefan Ruzowitzky. È la storia di una tassista turco-austriaca testimone di un omicidio. Problema: l’assassino ha visto lei (per sapere come va a finire è disponibile in dvd). Al fascino oscuro non ha saputo resistere neppure Luca Guadagnino, fresco candidato ai Golden Globe con
Chiamami col tuo nome. Il regista palermitano ha appena finito di girare con Dakota Johnson eTilda Swinton il remake di Suspiria (1977) di Dario Argento. O meglio, come puntualizza lui stesso, «non è un remake, ma un omaggio». Sia quel che sia, basta che ci dia i brividi. T