Nada, voce narrante e cantante
IN UNTITLED - VIAGGIO SENZA FINE, LA VOCE DEL FILM È QUELLA DI NADA. UNA ROCKER PARTITA DA SANREMO QUASI 50 ANNI FA, CHE STA PREPARANDO IL SUO (GRINTOSO) RITORNO
Non avevo mai prestato la mia voce a un film: è stato interessante, divertente». Era una delle poche esperienze che mancavano, a Nada Malanima (in arte Nada, tra le voci più rock d’Italia), le cui canzoni negli ultimi anni hanno avuto successo anche nelle colonne sonore di pellicole d’autore come Lo
chiamavano Jeeg Robot e TheYoung Pope. Classe 1953, dal 1969 icona della musica pop (correte a risentirvi Ma
che freddo fa e Amore disperato), scrittrice con quattro romanzi al suo attivo, attrice di tivù e di teatro (con Dario Fo), dal 19 aprile Nada sarà al cinema a raccontarci Untitled -Viaggio
senza fine, un film fuori dagli schemi che un’artista fuori dagli schemi come lei descrive così: «Un misto di poesia e dura realtà, con tanti mondi distanti tra loro fusi in un’unica dimensione umana di miseria e abbandono». Creatore di quest’opera potente, il regista Michael Glawogger che nel 2013 è partito per un viaggio attraverso i Balcani, verso l’Africa, armato di telecamera per documentare la realtà così com’è, senza filtri né fili conduttori. È morto di malaria nel 2014 in Liberia senza poter completare il suo lavoro, il cerchio è stato chiuso ora dalla sua montatrice di fiducia Monika Willi. Ma i fan della Nada-cantante non si preoccupino: lei sta tornando. «In maggio registrerò il mio nuovo disco a Bristol, dieci brani inediti composti da me. La produzione è di John Parish, storico produttore inglese di P J Harvey, Eels e Tracy Chapman. Sono strafelice». Anche noi, sicuro.