La coppia gold di Hollywood è black
SI CHIAMANO RYAN COOGLER E ZINZI EVANS, SONO SPOSATI, SI AMANO E LAVORANO GOMITO A GOMITO. DOPO IL SUCCESSO PLANETARIO DEL FILM BLACK PANTHER, IL MONDO DEL CINEMA LI PORTA IN PALMO DI MANO. ED È SOLTANTO L’INIZIO
EEccola, la coppia del black power hollywoodiano. Lui, barbutissimo, è il 32enne Ryan Coogler, di Oakland (California), catapultato nella short list dei registi-sceneggiatori che contano con tre soli film. I primi due sono Fruitvale Station e Creed - Nato
per combattere. Il botteghino però l’ha sbancato con Black Panther, tirando su un miliardo e 300 milioni di dollari. Lei, molto sexy, è Zinzi Evans, un anno più grande, assistente alla regia e produttrice, laureata in disturbi comunicativi dei non udenti, super sportiva come le donne diWakanda, il regno immaginario di Black Panther. Dietro il successo inaspettato del film c’è anche lei, ringraziata pubblicamente da Coogler (i due sono sposati dal 2016): «Insieme abbiamo dato uno schiaffo al razzismo e al pregiudizio».Al Festival di Cannes, dove lui ha aperto il ciclo di masterclass, l’hanno salutato al grido di «Wakanda Forever!», ormai un tormentone. Com’è partita questa storia? Con una produttrice che ha presentato a Ryan l’attore ForestWhitaker (premio Oscar 2007 per L’ultimo re di Scozia), che sarebbe diventato un personaggio chiave di
Black Panther. «Ero nervoso, in giacca e cravatta» racconta Coogler, «lui era rilassato, amichevole. Gli ho parlato delle mie idee, di cinema, di football. Se n’è andato dicendomi: faremo il film. Credevo fosse uno scherzo, ma ho chiamato subito Zinzi: “Devo mettermi a scrivere subito prima che Whitaker cambi idea”». Adesso Ryan parla dei suoi film-icona (tra cui Il padrino), delle donne («Nella comunità afroamericana sono loro i capofamiglia») e del prossimo progetto: un sequel di Black Panther tutto al femminile. Zinzi è d’accordo. T