Catapultato sul set
ARRIVA IL FILM L’INCREDIBILE VIAGGIO DEL FACHIRO, FIABA CHE HA IL SAPORE DI BOLLYWOOD E UNO DEI SUOI VOLTI: DHANUSH. CHE DI FAR L’ATTORE NON AVEVA COSÌ VOGLIA...
Già il titolo del bestseller è un assaggio dell’avventura. L’incredibile viaggio del fachiro che
restò chiuso in un armadio Ikea di Romain Puértolas (ed. Einaudi) è diventato un film (L’incredibile
viaggio del fachiro) con un melting pot di attori europei - tra cui Bérénice Bejo - e un volto famosissimo in India: Dhanush, 35enne attore che, come si vuole a Bollywood, sa cantare e ballare. E lo fa un po’ anche in questa fiaba, dove interpreta un ragazzo indiano che va a Parigi in cerca del padre mai conosciuto, un prestigiatore francese passato in India per imparare l’arte dei fachiri.
Nell’avventura, che sfocia in una storia d’amore, passa anche da Roma. Ci era mai stato?
«No, e pensi che ho da sempre la passione per Giulio Cesare, ho letto molti libri su di lui. Difatti appena arrivato mi sono fatto portare ai Fori Imperiali. Girare il mondo sul set è una delle cose meravigliose di questo mestiere».
Ha sempre sognato di fare l’attore?
«Macché, è stato mio padre a costringermi quando avevo 16 anni: lui fa il regista, era convinto fosse la mia strada. Io ero timidissimo».
Com’è stato il debutto?
«Il film, Thulluvadho Ilamai, è la storia di sei adolescenti in rotta coi genitori. Gli altri attori hanno avuto successo, io no. Poi a 18 anni ho fatto un altro film che ha dato ragione a mio padre. Pure mia moglie è nel cinema, fa la regista. Siamo sposati da 14 anni, abbiamo due figli».
Sul set balla e canta. Lo fa anche con sua moglie?
«Io ho dovuto imparare, a Bollywood è necessario, ma non sono così bravo. Lei invece balla per passione ed è molto meglio di me».
Che tipo di film ama girare?
«Le commedie, perché mi lasciano il buonumore anche quando torno a casa la sera».