Mostre Paesaggi da maestro
NEL 700, GRAZIE A CANALETTO I PAESAGGI DIVENTANO DI GRANDE MODA. A ROMA, UNA MOSTRA CELEBRA I 250 ANNI DELL’ARTISTA VENEZIANO CON TELE, DISEGNI E DOCUMENTI testi di Franco Capacchione
Grazie a lui i dipinti di paesaggi non furono più visti come parenti poveri rispetto ai ritratti e alle tele di argomento storico.A 250 anni dalla morte, arriva un bel ripasso della sua opera con la mostra Canaletto 1697-1768 (date di nascita e morte) al Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al 19 agosto. Il pittore veneziano viene ricordato con un nucleo di opere mai esposte tutte assieme in Italia: 42 dipinti, 9 disegni (studi preparatori e fogli pronti per incisioni) oltre a 16 libri e documenti. Il percorso artistico è completo: la giovinezza tra Venezia e Roma, dove fu affascinato dai resti antichi. Un’intera sala è occupata da scorci della città: vedi Capriccio con rovine (1723) e La Basilica di Massenzio,Santa Francesca Romana e il Colosseo,Roma (1753-1754). L’esposizione racconta poi il successo che ebbe con le vedute veneziane (Il Molo verso ovest con la Colonna di San Teodoro a destra, Venezia, 1738 circa) e la fama internazionale, soprattutto con gli inglesi: un must dell’epoca era rientrare in Patria dopo il Grand Tour italiano con un “ricordino” firmato dal Maestro. Come non capirli? T