Colin Farrell
TORNA IN UN THRILLER, DOVE È UN CHIRURGO TORMENTATO. LUI, INVECE, ORA È SERENO: HA CAPITO I SUOI ERRORI. GRAZIE ALLO YOGA E A CERTE DONNE
Irlandese, esuberante, ha iniziato la carriera da attore bad boy con una preferenza per i ruoli d’azione. Ora però Colin Farrell, 42 anni, due figli avuti da relazioni diverse (inguaribile sciupafemmine), è un volto del cinema d’autore ed è tornato nelle sale con Il sacrificio del cervo sacro, thriller-quasi-horror firmato daYorgos Lanthimos (vedi recensione a pag. 89). Interpreta un cardiochirurgo tormentato dagli errori del passato.
È importante riflettere su stessi e sulle esperienze vissute?
Sì, è necessario soprattutto se vuoi crescere. Devi chiederti perché le cose sono andate in un certo modo, come puoi migliorare.
Lei ha decisamente voltato pagina...
Vero. Ho passato anni difficili, in cui mi sono scottato, per non dire bruciato. Ora sono consapevole di tante cose, dei miei errori. Sono più presente a me stesso, so quali sono gli amici su cui contare.
Che cosa l’ha aiutata a cambiare?
Lo yoga, le persone che ho intorno. La mia famiglia, alla quale sono molto legato. Soprattutto le donne, sempre migliori degli uomini.
Cioè?
Penso a mia madre e alle mie sorelle: sono fantastiche. Forti, sagge, creative e intelligenti. Ma ho più stima delle donne in generale che di noi maschi. E ancora non hanno pari diritti...
Ha mai cercato di capire come “funzionano” per imitarle?
Figuriamoci. È già tanto se capisco come funziono io!