Fermo immagine Brigitte Nielsen
NEW YORK, 22 AGOSTO 1986
Non siamo la coppia più glamour del mondo? Sly, poi, è davvero sexy. Ecco perché, quando mi è capitata l’occasione di conoscerlo, non me la sono lasciata scappare. Non sono sempre stata così sicura di me.A 11 anni ero già alta 1 e 85: i miei compagni mi chiamavano “Gitte la giraffa” e io avrei voluto sprofondare per la vergogna. Ero convinta che non sarei mai piaciuta a nessuno, finché un giorno un agente mi disse che avrei dovuto tentare la carriera di modella. Sei mesi dopo ero sulle passerelle a Milano, e fu proprio una delle foto sulla cover di una rivista a garantirmi l’ingresso sul grande schermo.Vestita in abiti vichinghi e con una spada gigantesca nel fodero (il film era Yado, del 1985, ndr), durante il provino mi sentivo ridicola. «Mi dispiace, ma io non so recitare», dissi sfoderando uno dei miei migliori sorrisi, e forse fu quello a farmi ottenere la parte. È successo solo l’anno scorso, eppure sembra passato un secolo da quando, durante una delle serate di promozione del film, incrociai lo sguardo dolce di Sly e decisi che doveva essere mio.
IL MONDO CE L’AVEVA CON ME
“Caro signor Stallone, sono una sua ammiratrice e sto promuovendo un film. Sarebbe bello avere il suo autografo”, scrissi su un foglietto che mandai al suo albergo, con una mia foto in abiti succinti. «Ha 39 anni, un’impronta sulla HollywoodWalk of fame, perché dovrebbe dar retta a una 21enne semisconosciuta?» mi dicevo. Eppure anche i sogni più folli si avverano, e 8 mesi fa siamo diventati marito e moglie. È bastato un “sì lo voglio” per avere contro il mondo: mi hanno descritto come una cercatrice di fama e una poco di buono, non riconoscendomi altri meriti se non essere la moglie di Rocky. Fino a poco tempo fa, ne sarei uscita distrutta, ma oggi “Gitte la giraffa” ha lasciato il posto alla “Valchiria di Hollywood”, che a tutte le malelingue risponde fiera: «I am the One, nobody else».