126 centauri contro il bullismo
SEMBRA UNA FAVOLA LA STORIA DI CHLOE ROBSON, TEENAGER INGLESE VITTIMA DELL’ARROGANZA DEI COMPAGNI DI SCUOLA. NON È STATO UN PRINCIPE A SALVARLA, MA UN GRUPPO DI BIKERS. TOSTISSIMI
Umiliata, derisa, oggetto delle attenzioni indesiderate, sin dalle elementari, dei bulli che frequentavano la sua scuola. Le davano della cicciona, lasciandole dentro quel senso di vergogna con cui spesso le vittime di bullismo imparano dolorosamente a convivere. «Arriva un momento della vita in cui pensi sia colpa tua, che loro, in fondo, hanno ragione. Quando ti prendono di mira, ti minacciano anche fisicamente, come è capitato a me, la tua autostima va a farsi benedire». Chi parla è Chloe Robson, una sedicenne inglese di Lumley Castle, nella contea di County Durham che, durante il ballo di fine anno, ha saputo prendersi un’epica rivincita contro chi le aveva fatto del male. «Se penso che stavo per rinunciare, che avevo paura... Devo ringraziare mio zio Grant con cui ho trovato il coraggio di confidarmi». Grant Robson, 42 anni, è l’animatore di Bikers Against Bullies, un gruppo di motociclisti inglese che offre roboanti servizi di scorta alle vittime del bullismo. «Molti bikers del mio gruppo - afferma - hanno subito le stesse angherie della mia nipotina. Ci ho messo un attimo a convincerli». E così, quando 126 centauri hanno accompagnato l’auto di Chloe al ballo, la teen inglese si è ritrovata in una favola a lieto fine: «Che emozione! Il rombo dei bikers tutti per me! All’arrivo, mi hanno detto: “Questo sì che è un ingresso coi fiocchi!”». Chloe è consapevole che, per sconfiggere i suoi demoni, non basta un giorno trionfale: «Ci vuole tempo, e il pericolo oggi sono i social. Qualcuno su Facebook mi ha scritto in bacheca cose del tipo “Spero che tu smetta di respirare nel sonno...”». Spiega lo zio, che invita insegnanti e genitori a non minimizzare: «Il bullismo non è un rito di passaggio. È una violazione indelebile della dignità. Ma alle vittime dico: “Non tenetevi tutto dentro, parlatene, come ha fatto la piccola Chloe”».