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LA CARDIOPOST­A DI PULSATILLA

- a cura di Eleonora Molisani

Ho una figlia di 21 anni che non ha mai avuto un fidanzato, non ha neanche fatto l’esperienza di qualche bacio. Questa situazione le pesa, si sente sola. Lei è una bella ragazza, non lo dico soltanto perché sono la mamma. Succede raramente che un ragazzo le piaccia. In generale le dà fastidio quando si accorge che un ragazzo ha un interesse sessuale per lei. Non so perché lei abbia quasi paura del sesso. L’anno scorso è nata un’attrazione fra lei e un ragazzo - all’inizio era solo amicizia, per questo non si è sentita “minacciata”- dopo alcuni mesi sembrava ci fosse qualcosa in più ma quando lei gli ha chiesto di uscire si è tirato indietro: mia figlia è rimasta molto delusa. Ha visto anche uno psicologo, ma solo una decina di volte, e ha detto che non le è servito a niente.Anch’io ho avuto la mia prima esperienza sessuale a 21 anni, mia sorella a 20 anni, mia madre a 26 anni. Possibile che sia un problema familiare, una specie di maledizion­e? L’ho cresciuta con tanto affetto e carezze. Ha un fratello di due anni più piccolo, il papà c’è anche stato, anche se non ha passato molto tempo con i figli. Ma nonostante questa assenza ci sono state anche da parte sua parole come “Ti voglio bene” e degli abbracci. Mia figlia mi chiama spesso e si lamenta della sua situazione, è convinta che non troverà mai nessuno. Già tante volte le ho detto che questo modo di pensare non aiuta, che bisogna avere fiducia in sé stessi e nell’amore, che non bisogna confrontar­si con gli altri, che l’amore bussa quando meno te lo aspetti... Mi sembra di aver detto già tutto e di ripetermi soltanto. Infatti, quando cerco di dire qualcosa di positivo e di tirarla su, si arrabbia quasi con me. Non so come aiutarla. Oramai ogni volta che chiama ho il terrore che inizi quel discorso - io non so più cosa dire. Madre triste di figlia triste Dal di fuori, è molto evidente che avete un legame di co-dipendenza. Tu non puoi aiutarla perché sei nel rispecchia­mento: quello che fa lei, ti parla di te, e perciò non sei obiettiva. (“Madre triste di figlia triste”: come due matrioske una dentro l’altra, la madre si rispecchia nella figlia, la figlia nella madre, e l’ansia rimbalza dall’una all’altra). D’altronde ti occupi di lei come se avesse tre anni: questa non è la rubrica di un pediatra, dove le mamme scrivono per avere consigli sul loro bambino: è una rubrica a cui tua figlia potrebbe tranquilla­mente rivolgersi se volesse, ma evidenteme­nte non vuole, e allora scrivi tu per lei. È ovvio che se a quell’età è convinta di aver bisogno delle stesse cure di un bambino, non si senta pronta a fare sesso: perché il sesso lo fanno le donne, non le bambine. Una bambina a cui viene proposto il sesso si sente, giustament­e, minacciata. E questo tuo accorrere sistematic­amente non fa che rinforzare la sua illusione di essere piccola, impreparat­a e vulnerabil­e alla vita. Ora bisogna capire se questa bambina ha voglia di ricercare dentro di sé la donna che è, perdendo una volta per tutte i privilegi del lattante, e smetterla di tormentart­i con i suoi problemi. E tu, sei pronta a non lasciarti più tormentare? Visto che sei stata tu a scrivermi, a te chiedo: che vita stai facendo? Chi può fare la tua vita al posto tuo, mentre tu ti sforzi di far quadrare la vita di un’altra? Andrebbe fatta una vasta riflession­e sull’amore materno. L’amore materno accudisce, coccola, consola, accoglie, sostiene, abbraccia, ma non si sostituisc­e all’altro. L’unico modo per risparmiar­e a tua figlia sofferenze inutili, è iniziare a farlo su te stessa: iniziando, ad esempio, ad essere Madre felice, indipenden­temente da quanto sia felice lei. Sarà un po’ difficile all’inizio, ma credimi, non puoi insegnare a nessuno l’autonomia, se prima non ce l’hai.

A 21 ANNI MIA FIGLIA NON HA MAI AVUTO UN FIDANZATO NÉ FATTO SESSO. SI LAMENTA MA IO NON SO COME AIUTARLA

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Pulsatilla scrittrice e sceneggiat­rice

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