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Alessandro Cattelan L’X Factor è un dono di natura

E LUI CE L’HA: DOMINA LA PRIMA SERATA DI SKYUNO CON IL TALENT MUSICALE E UN’EDIZIONE SPECIALE (DA TEATRO!) DI EPPC. UN VERO STRIKE PER IL CONDUTTORE PIÙ AMERICANO (E SMART) DELLA NOSTRA TIVÙ

- testo di Rachele De Cata - foto di Stefania D’Alessandro

CCompleto nero eT-shirt bianca.Ai piedi un paio di Nike in pelle. E in faccia un filo di imbarazzo.Alla conferenza stampa di X Factor 12 (il giovedì in prima serata su Sky Uno) Alessandro Cattelan arriva un po’ teso. E anche se cerca di smorzare l’atmosfera con una battuta delle sue («Sono all’ottava edizione e alla 22esima conferenza stampa, ormai faccio parte degli arredi»), il conduttore sa che quella che è appena partita è una stagione diversa dalle altre.Tiene banco la “tegola” Asia Argento, esclusa dal talent per le accuse di molestie nei confronti di Jimmy Bennett, attore 17enne ai tempi della frequentaz­ione con l’attrice. «Dire per forza se una cosa è giusta o sbagliata è diventato uno sport che non serve a nulla. Ma credo sia stato intelligen­te scegliere di non partecipar­e alla trasmissio­ne». Cattelan si riferisce al fatto che, salve le puntate già registrate, nella fase dei live in diretta dal 25 ottobre la Argento non ci sarà. Giudice che va, conduttore che resta, anzi raddoppia. Al giovedì musicale di X

Factor il 38enne di Tortona aggiunge infatti il martedì, con EPCC a teatro, sei appuntamen­ti in prima serata del late show E poi c’è Cattelan, girati al teatro Franco Parenti di Milano. Cambia l’ora (le 21.15) e si allunga il tempo della trasmissio­ne: una novità per premiare lo spettacolo che con cinque edizioni alle spalle è la punta di diamante della seconda serata di SkyUno. Quasi invariato invece il format dello show: ci saranno la house band degli Street Clerks, i siparietti comici e il talk con gli ospiti dal mondo dell’attualità, dello sport e dello spettacolo (già annunciati Daria Bignardi eValerio Mastandrea), più qualche incursione dalla strada. Cos’hanno in comune

X Factor e EPCC? «Poco nella filosofia del programma, ma tanto nel bagaglio di esperienza gestionale che ho accumulato nel corso degli anni, sia in termini di pubblico che di palco». Sì, perché Ale, come lo chiamano tutti, sa fare bene il suo lavoro: sulla scia dei più grandi anchorman americani ha sempre la parlantina a mille, la battuta pronta e una vena ironica che non lo rende mai banale. E infatti a chi gli chiede se sogna Sanremo, lui risponde candido che «il desiderio è tentare la sorte negli States». Strada difficile ma non impossibil­e per uno che a 21 anni ha debuttato in tivù (nel canale musicaleVi­va) grazie all’inglese imparato dai rapper stelle e strisce. Il talento non ha nazionalit­à, né genere. Interrogat­o sulle donne, date per favorite a X Factor 12, risponde: «Alle prime edizioni le ragazze mi sembravano più disinvolte sul palco. Ma se c’era un dislivello, nel corso degli anni si è pareggiato.Volete sapere se sarà l’anno delle donne? Dico che sarà l’anno di chi sarà bravo». E lui, che a tempo perso sta scrivendo una sit-com (di cui sarà anche protagonis­ta), di bravura se ne intende.

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