Bologna la grassa? Non più!
Tra nuovi ristoranti vegetali, menù ispirati alla dieta sequenziale e saloni di bellezza chemical-free, il capoluogo emiliano sta decisamente cambiando rotta. Forse è arrivato il momento di archiviare il vecchio soprannome... testo di Cristiana Gattoni
1-2. SPAZI RINATI
Oltre la Torre degli Asinelli e Piazza Maggiore, la città cresce e si ripensa. Come è successo ai Giardini Margherita dove, nel 2014, sono nate Le Serre: sulle ceneri di un’area dismessa, un progetto ambizioso che oggi include un coworking, uno spazio per bambini, un orto e che, in estate, organizza la rassegna KW Summer. Per goderti l’atmosfera e stuzzicare qualcosa di super sano, prendi posto a uno dei tavoli del ristoranteVetro (kilowatt.bo.it).
3. SU E GIÙ PER I COLLI
Sneaker ai piedi e via alla scoperta dei grandi parchi che cingono Bologna o delle incantevoli valli del Savena e del Reno: tutte mete incluse nel programma di passeggiate “Le colline fuori della porta” (fino al 18 novembre, info fondazionevillaghigi.it).
4. ORGANIC? SÌ GRAZIE!
Solo ingredienti bio e dieta sequenziale (si incomincia il pasto dagli alimenti più digeribili) da Bio’s Kitchen, aperto a marzo nella centralissima via Galliera.A pranzo, estratti freschi e buffet vegetale (paghi a peso, per evitare sprechi). A cena, piatti veggie (da provare le polpette di tempeh, € 10,5) ma anche pizze e ricette tradizionali di carne e pesce (biositalia.com).
5. LA PIZZA SLOW
Avamposto in centro a Bologna (via Petroni, in un’ex autorimessa) per Berberè, sinonimo di pizza fatta con lievito madre vivo e ingredienti di stagione. Da € 5,90 (berberepizza.it).
6-7-8. IN MEZZO ALLA CITTÀ
I ristoranti veg&bio si moltiplicano e i progetti di respiro internazionale non mancano: a cominciare da Fico, il gigantesco parco agroalimentare con negozi, aule didattiche e ristoranti, inaugurato nel 2017 alle porte di Bologna
(eatalyworld.it). Ma anche le tradizioni emiliane resistono, aggiornandosi, e per averne un assaggio vai al Mercato di Mezzo, ombelico dello storico quartiere del Quadrilatero: nei corridoi del vecchio mercato coperto, interamente rimesso a nuovo, trovano spazio chioschi che vendono tortellini da asporto, prosciutti e formaggi regionali, mentre i tavolini all’aperto di via Clavature sono perfetti per un pre-dinner. Sennò a due passi c’è la leggendaria Osteria del Sole: loro ti danno il Lambrusco e un tavolo dove sederti, mentre il cibo lo puoi portare tu (osteriadelsole.it).
9. BELLE DENTRO E FUORI
Da ChimicaZero, la bio hair spa di via Fratelli Rosselli, usano solo prodotti a base di estratti vegetali, biologici e biodinamici, per messe in pieghe e tagli il più possibile a impatto zero.Tra gli accorgimenti green, anche i cuscinoni “quantici” utilizzati ai lavatesta, comodissimi ed efficaci per il ribilanciamento energetico (chimicazero.it).
10. DALLA SPESA AL MENÙ
Al Pratello, cuore della Bologna più bohémienne e festaiola, trovi l’Osteria Il Rovescio: atmosfera anni 50 e una carta che cambia ogni mese, dettata da quanto di più fresco e biologico offre il territorio.Tra le proposte anche piatti vegani, come i maccheroncini di farina di lenticchie e verna (una varietà di grano antico).A cena spendi circa € 40 (rovescio.it/osteria). info: bolognawelcome.it