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LA CARDIOPOST­A DI PULSATILLA

- a cura di Eleonora Molisani

A 21 ANNI NON HO MAI AVUTO UN AMORE. MA NON È UN OBBLIGO STARE CON QUALCUNO...

COME FAI A DARE RISPOSTE COSÌ APPROPRIAT­E?

Vorrei rispondere alla figlia della madre triste del numero 38 di questa rivista. Mi trovo nella stessa situazione: 21 anni, mai avuto un ragazzo e mai avuto rapporti. Ma non ne faccio un problema! Forse perché sono consapevol­e di non essere pronta, di non aver ancora imparato del tutto ad amarmi e a perdonarmi. Ma non sarà certo un fidanzato al mio fianco a determinar­e la mia maturità o addirittur­a me stessa. Siamo nel 2018 e penso dovrebbe essere chiaro che non esiste una data di scadenza per fare esperienze, anzi dovremmo prenderci tutto il tempo di cui abbiamo bisogno, perché non è un obbligo stare insieme a qualcuno. Quindi vorrei dire alla ragazza, e a tutte le altre in questa situazione, che non abbiamo niente di cui preoccupar­ci, che non dobbiamo sentirci sbagliate e che siamo libere da qualsiasi convenzion­e. Ora più che mai. Spero di essere stata di aiuto. Grazie e un bacio. Francesca

Ultimament­e mi arrivano parecchie lettere che invece di chiedere aiuto, vogliono darne. È davvero commovente e vi ringrazio. Io sono d’accordo con te, Francesca, «È troppo tardi per avere un bambino» è il miglior modo di non avere un bambino, «È troppo tardi per trovarmi un lavoro» è un buon modo per non trovare lavoro, «È troppo tardi per rimediare» è il miglior modo per non rimediare, e così via. È difficile uscire da questi schemi tramandati, e il tempo lineare è uno schema insidioso. Il tempo è maturo quando c’è la volontà. Quando riusciremo a rompere questi schemi dell’ansia, a sminuzzare le convezioni, a fare a coriandoli i calendari, e farli ritornare a essere la polvere che sono, allora più creazioni libere e più opportunit­à diventeran­no accessibil­i a tutti. Ma bisogna davvero salutare l’ansia, questa cara vecchia compagna, come si saluta un paio di scarpe che ti hanno portato in un sacco di posti ma che ora non ti entrano più, non ti piacciono più. Quindi certo: attendi con gioia il tuo tempo. Ma non fare la fine di George Grey, quel personaggi­o di Edgar Lee Masters che è morto senza aver mai fatto nulla: sulla sua lapide è disegnata una barca che non ha lasciato mai il porto, con le vele ammainate. «Dare un senso alla vita può condurre a follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudi­ne e del vano desiderio è una barca che anela il mare eppure lo teme». Quando senti che è il momento, prendi il mare aperto. Perché il momento perfetto non esiste, esiste solo il momento presente, e l’unico modo per renderlo perfetto è viverlo, viverlo davvero, a cuore spalancato.

Ciao Pulsatilla, ma come fai a dare delle risposte sempre intelligen­ti e appropriat­e? Mi piace tanto leggere le tue risposte... Ciao. Un bacio. Cristina

Grazie. Cerco di mettermi nei panni della persona e pulire il mio filtro da tutti i miei pensieri, le mie gioie, le mie sofferenze, i miei schemi: cerco di mettere quella persona in una pagina nuova. Cerco di ascoltarla. Cerco di dire qualcosa che sia utile a lei, non a me. E non necessaria­mente che le piaccia. Né che piaccia a lei, né alle lettrici, né alla redazione, né alla società, né ai miei amici che mi leggono. Per aiutare qualcuno, devi aver chiuso la partita col tuo bisogno di piacere agli altri. Devi dare un feedback pulito, non sporcato dalla paura di perdere il posto, di dispiacere qualcuno o di essere giudicato. Provo a fare tutto questo, e non sempre ci riesco.

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Pulsatilla scrittrice e sceneggiat­rice

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