Zoë Kravitz Hollywood non conta, quello che amo sì
L’1 dicembre festeggia 30 anni in piena carriera, tra gli Animali fantastici al cinema e serie tivù in arrivo. Merito di un consiglio di papà Lenny: «Mai prendere lo showbiz troppo sul serio»
Di Zoë Kravitz percepisci subito l’ironia. È come se guardasse tutto con un po’ di distacco, come se non esistesse nulla da prendere troppo sul serio. A cominciare dalla sua sfolgorante carriera. Figlia del rocker Lenny Kravitz e dell’attrice Lisa Bonet, 30 anni da compiere l’1 dicembre, Zoë ha la versatilità nel sangue. Modella, cantante e attrice, è nei cinema accanto a Eddie Redmayne, Jude Law e Johnny Depp in Animali fantastici - I crimini di Grindelwald, secondo capitolo della saga nata da una costola di Harry Potter e dalla penna della sua autrice, J.K. Rowling. Ed è attesa sul piccolo schermo nella seconda stagione della serie tivù Big Little Lies con Nicole Kidman (nel 2019 su Sky).
Che ruolo ha nel mondo di Hogwarts?
«Nel primo film facevo giusto un’apparizione, ma ai tempi di Hogwarts il mio personaggio, Leta Lestrange, era molto amica del protagonista Newt Scamander, interpretato da Eddie Redmayne. Quando lui torna a Londra, scopre che sono la fidanzata di suo fratello... e il resto lo scoprirete».
Lei è nata celebre. Ha mai pensato di cambiare un cognome così ingombrante?
«No, quello che gli altri notano per prima cosa non è quello che conta per me. Tutti chiedono com’è stato crescere coi miei... Sono stati meravigliosi. Per me non sono Lenny Kravitz e Lisa Bonet, ma solo mamma e papà».
Appartenere a una famiglia di artisti rende davvero liberi nel costruire una carriera?
«Io so solo che ho questo mestiere nel dna. Anche mia nonna faceva l’attrice e quello che a me rende felice, fin da quando ero bambina, è esibirmi. Quando avevo 5-6 anni, cantavo Somewhere Over the Rainbow in salotto, staccando biglietti da un dollaro per gli amici dei miei che volevano ascoltarmi».
Imitava papà Lenny?
«Allora neanche mi rendevo conto che fosse famoso. Ho sempre comunque avuto una spinta verso lo spettacolo: al liceo non facevo altro che organizzare eventi teatrali e musical. È lì che ho messo su anche una band tra amici».
I suoi non l’hanno mai scoraggiata, comunque. Che consigli le hanno dato?
«Hanno cercato di rendermi consapevole di tutto quanto gira attorno allo showbiz. Mi hanno sempre detto di non prendere le cose troppo sul serio, soprattutto mia madre che era diventata celebre giovanissima, per caso, passando dagli spot al Cosby Show. Tutti danno troppa importanza a Hollywood e più la inseguono meno si realizzano come persone».
Però ha conquistato ruoli in film di grande successo, da Mad Max ad Animali Fantastici...
«Ma pur avendo studiato recitazione non ho mai puntato a Hollywood. Semmai a fare quello che amo. Per Mad Max non volevo presentarmi al provino, non pensavo che mi prendessero. E non essere lì a soffrire per il ruolo del momento si è rivelato un punto di forza. Tutto è arrivato come una meravigliosa sorpresa».
Che cosa fa nel tempo libero?
«Cammino per New York, dove vivo. Non potrei mai stare a Los Angeles, sarei isolata, dovrei muovermi in auto. Nella grande mela, invece, è bello girare coi mezzi, sedersi sulle panchine, chiacchierare con la gente. Che è aperta, creativa».
Anche negli uomini cerca la creatività? (Zoë è fidanzata con l’attore Karl Glusman, ndr)
«Trovo attraente chi ha senso dell’umorismo e, sì, anche talento. La creatività spinge a migliorarsi. E stare con chi sa dare il meglio di sé, al punto di fare arte, è meraviglioso».