MI HA LASCIATO PERCHÉ SONO UNA DONNA SBAGLIATA, SILENZIOSA TRATTENUTA E CHIUSA. PERÒ IO LO AMO...
Un giorno al parco si è avvicinato con una scusa e piano piano è entrato nel mio cuore. Era un po’ di tempo che non avevo legami sentimentali e soprattutto non volevo averne, ma la sua delicatezza, le sue attenzioni, la sua ironia, la sua cultura mi hanno conquistato. Abbiamo condiviso emozioni, risate, coccole, passeggiate, spese, cene, film... Alcuni miei atteggiamenti però hanno provocato in lui molta rabbia: i miei ritardi, le mie attenzioni centellinate, le mie distrazioni, i miei silenzi. Lo riconosco, sono “difettosa”: sono pigra, spesso in ritardo, parlo poco... Forse c’entra anche il fatto che l’impegno mi fa paura e quindi mi “trattengo” in tutti i sensi. Non sono riuscita a fare discorsi profondi, non sono neanche riuscita a dirgli quello che realmente provo. Sono “immobile”, ma lo amo. Con lui volevo volare leggera, ma ora che mi ha detto di non farmi più sentire, mi sto schiantando al suolo. Francesca Vabbè, hai capito una cosa importantissima, no? (Forse no?). Qui c’è da prendere una decisione. Pregasi di barrare la preferenza desiderata. 1) «Ho capito quanto sia stato sciocco questo immobilismo dettato dalla paura di legarmi ed essere ferita: guarda qua! Sono legata e ferita comunque. Quindi tanto vale non trattenersi, darsi interi. Ora lo so. La prossima volta, che sia con lui o con un altro, sarò diversa. Sarò io». 2) «Io sono lenta, cauta, un diesel. È la mia natura e desidero un uomo che la colga e la rispetti. Che sia lui o un altro, non permetterò più a nessuno di farmi sentire “sbagliata”». Le puoi barrare anche tutte e due, l’importante è che prima di suonare al suo campanello tu chiarisca che rapporto hai con queste due prospettive. Ovvero, che tu sappia cosa dirgli.