L’amica geniale Chiara, che ha inventato le ricette in scatola
Una box con dentro il necessario per realizzare un piatto d’autore: che idea!
LA GENTILEZZA PAGA Ne sa qualcosa Chiara Rota, 34 anni, bergamasca, CEO di My Cooking Box, startup nata nel 2015. Idea di base: racchiudere in una scatola la materia prima per preparare ricette della tradizione italiana. Un successo nato proprio da un atto di gentilezza: «Sono laureata in ingegneria gestionale e ho lavorato in un’azienda. Portavo fuori a pranzo i clienti, soprattutto stranieri. S’innamoravano dei piatti che assaggiavano e mi chiedevano la ricetta per rifarli a casa» racconta. «Ma nel loro Paese non trovavano gli ingredienti fondamentali, la melanzana per dire. Allora preparavo per loro un sacchetto col necessario». Un’attenzione che Chiara trasforma in business. «Nel 2016 abbiamo fatto la prima campagna di crowdfunding raccogliendo in venti giorni 200mila euro». È piaciuta l’idea della materia prima Doc. «Abbiamo visitato tutte le fiere sparse per l’Italia, da quella di paese alle più importanti, prendendo contatto con produttori di alimenti legati al territorio». Oggi My Cooking Box propone 15 ricette “inscatolate”, ognuna firmata da uno chef stellato, e vendute sul loro sito (mycookingbox.it) da Amazon, nella catena di negozi Mondadori e negli aeroporti. «Quelli che vanno di più sono i picci toscani con tartufo e acciuga» spiega. «Arriviamo in quasi tutta Europa, in Canada, Libano, a Hong Kong. L’anno prossimo entriamo nel mercato statunitense e inauguriamo due nuove linee: le pizze e i dolci». Un successo rapidissimo. «Ma con tante porte sbattute in faccia, all’inizio. Che però ci hanno aiutato a crescere».