Viaggi off-grid: quando la meta è sperduta
Deserti, spiagge incontaminate, giungle, foreste, lande ghiacciate e alberghi nel bel mezzo del nulla: la tendenza per il 2019 sono le vacanze in luoghi super isolati. Dove staccare finalmente il telefono e riconciliarsi con se stessi
Secondo il report Global Digital 2018, gli italiani “online” passano quasi due ore al giorno su piattaforme social. E la nostra dipendenza non accenna a diminuire nemmeno quando siamo in vacanza, anzi: il viaggio diventa spesso l’occasione per cercare l’instagrammata giusta, con il rischio di non godersi il “qui e ora”. Ma qualche segnale in controtendenza c’è: la piattaforma Hotels.com ha registrato un +18% (rispetto al 2017) di richieste per località remote o
molto isolate. Mete off-grid, come dicono i travel addicted anglosassoni. I quali hanno pure coniato l’acronimo JOMO - ovvero Joy Of Missing Out, traducibile in “sentirsi appagati dall’isolamento” - per identificare quella bella sensazione che si prova quando ci si catapulta lontani da tutto e da tutti, pure da un wifi. Luoghi perfetti per riconciliarsi con la natura, lasciar correre lo
sguardo e spegnere finalmente lo smartphone. Un esempio? La zona di Ürgüp, nell’affascinante regione della Cappadocia (in Turchia), dove si trovano molti alberghi ricavati nelle grotte: ostelli, b&b e strutture luxury per provare l’emozione di dormire in stanze scavate nel
tufo, come erano soliti fare gli antichi abitanti dell’Anatolia. O ancora la Groenlandia, new entry del portale di prenotazioni con una minuscola guesthouse nel paesino di Ittoqqortoormiit: 450 abitanti, un buon numero di cani da slitta e tutt’intorno una luccicante, infinita, distesa di ghiaccio.
DESERTI PER TUTTI I GUSTI
Con meno di un abitante per km quadrato il deserto del Gobi, in Mongolia, non può che avere un posto d’onore tra le mete off-grid: dune di sabbia che sfumano nella steppa, canyon multicolori (uno su tutti, la Valle delle Aquile) e i grandi laghi del nord, da esplorare con una lunga cavalcata sulle loro rive
disabitate. Ma anche la più popolata California può regalarti inaspettate avventure ai limiti, dalle foreste di yucca della Mojave National Preserve fino alla mitica Valle della Morte: qui - letteralmente in mezzo al nulla - si trova anche il curioso Scotty’s Castle, residenza in stile spagnoleggiante costruita negli
anni Venti da un riccone di Chicago, evidentemente stufo della vita di città. Infine, se alla sabbia preferisci il ghiaccio, l’Islanda è perfetta: basta uscire da Reykjavík e puntare verso il Thingvellir National Park, la Snaefellsnes Peninsula o la minuscola Flatey Island, con la sua sparuta manciata di casette colorate.
DALLA TOSCANA ALLA COREA
Se l’idea di staccare ti piace, ma vuoi declinarla in tutto relax, puoi optare per una fuga bucolica nel selvaggio Parco delle Foreste Casentinesi, in Toscana: qui trovi ad esempio Casa Santicchio, buen refugio lontano da strade e rumori, dove organizzano ritiri di yoga, tai chi, meditazione e
fotografia. Oppure puoi spingerti oltre sull’isoletta di Holbox, in Messico: spiagge, mangrovie, bird watching e, naturalmente, wifi traballante. Avventure ancora più esotiche, e solitarie, sono possibili pure in Australia: tra le regioni meno battute, Coral Coast e Ningaloo Reef, sulla costa occidentale a nord di Perth. Infine, la Corea del Sud: lasciata la megalopoli Seoul, puoi partire alla scoperta della regione del Gangwon, esplorando la placida località marittima di Gangneung e le foreste del Parco del Monte Ode, dove regalarti un momento di meditazione in un tempio buddista. Om... Anzi: jomo!