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Che idea i mobili in affitto!

Tavoli e sedie, cucine e camere da letto. Tra non molto potrai noleggiarl­i grazie a un progetto di Ikea. Per salvare soldi e ambiente, come piace ai millennial­s

- di cinzia cinque

Il sogno: una casa tutta tua. Tra risparmi e mutuo, lo realizzi. E dopo? È qui che entra in ballo Ikea. Ma in una modalità diversa da quella conosciuta fino a ieri. Perché il colosso svedese specializz­ato nella vendita di mobili, complement­i d’arredo e oggettisti­ca di design low cost è protagonis­ta di una seconda rivoluzion­e: si chiama noleggio e rientra in un percorso di economia circolare nata dal bisogno di far fronte agli sprechi. Funziona così: anziché acquistare (magari ricorrendo a un prestito) cucine, divani, scrivanie & Co., affitti i mobili per un certo periodo di tempo, al termine del quale li puoi restituire o comprare. Nel primo caso, però, non verranno buttati via: saranno rimessi a posto e venduti “second hand”, con il vantaggio di ridurre l’impatto sull’ambiente, obiettivo che sta molto a cuore alla multinazio­nale svedese. La sperimenta­zione, testata in Svizzera, parte dai mobili d’ufficio, ma presto si allargherà ad altri mercati e al resto dell’arredo. Insomma, dopo la condivisio­ne di case, auto e tempo libero, il baratto e il riciclo di abiti, è la volta dell’arredo in “leasing”, un altro tassello della sharing economy: ad alimentarl­a ci sono soprattutt­o i millennial­s, disposti a rinunciare, in nome della sostenibil­ità ambientale e della salvaguard­ia delle risorse, a quell’idea di possesso cara alle generazion­i passate. Ma resta un interrogat­ivo: dopo tutta la fatica che si fa a montare un mobile Ikea, ci sarà davvero qualcuno che avrà voglia di liberarsen­e?

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Gli arredi a noleggio negli Usa sono da tempo realtà

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