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Sienna Miller «Non sono più la party girl di una volta»

Si gode le lodi per il nuovo, intensissi­mo film, e soprattutt­o la figlia Marlowe. Ma della spensierat­ezza di un tempo resta qualche “guilty pleasure”

- Di luca barnabé

il suo punto di riferiment­o?

«È mia figlia Marlowe. A 7 anni ha già un’opinione molto forte su tutto (ride, ndr)!». È radiosa Sienna Miller e, con un filo di trucco, dimostra una decina di anni in meno dei suoi quasi 38 (a dicembre). Il suo ultimo struggente film, American Woman di Jake Scott (non ancora uscito in Italia), le è valso molte lodi negli Usa e il premio Kinéo – Diamanti al Cinema Internatio­nal Award, evento collateral­e della Mostra del cinema di Venezia. È la storia di una giovane madre, Debra, la cui figlia scompare all’improvviso. Lei la cercherà ovunque e con ogni forza, passando da ogni sfumatura del coraggio e del dolore. «Essendo anch’io madre, questo ruolo è stato psicologic­amente molto impegnativ­o. Appena tornavo a casa, correvo a stringere forte la mia bambina (avuta dall’ex fidanzato e collega Tom Sturridge, ora si dicono “migliori amici”, ndr)» spiega l’attrice inglese. «Storie simili le leggi nelle cronache pensando non possano mai accadere a te». Dopo l’esordio in South Kensington di Carlo Vanzina («Ma avevo vent’anni e non ricordo molto di quel set italiano») Sienna ha alternato moda, teatro e cinema. Ha lavorato con grandi registi come Clint Eastwood (American Sniper)

e James Gray (Civiltà perduta).

Ha avuto una lunga e burrascosa relazione con Jude Law, conosciuto

nel 2003 sul set di Alfie, seguitissi­ma dai tabloid. Oggi, oltre che testimonia­l delle campagne Gucci, è tra i volti più affascinan­ti anche del cinema indie. «Cerco sempre ruoli diversi, che mi coinvolgan­o emotivamen­te. American Woman ad esempio è un ritratto del coraggio femminile».

Come ti sei preparata a girare questo film?

«Ho incontrato molte persone che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma della scomparsa di un figlio. Sarebbe stato superficia­le interpreta­re Debra senza capire che cosa comporti vivere un’esperienza così tragica. Mi ha molto arricchito umanamente».

Ricordi un incontro particolar­mente toccante?

«Quello con Vicky Kelly: suo figlio Tommy scomparve nel 1999 e il film è dedicato a lui. Le ho detto: “Non posso nemmeno immaginare il tuo dolore”. Mi ha risposto: “Certo che puoi, hai una bambina”».

Il tuo personaggi­o è fragile e forte al tempo stesso. Non si vedono spesso donne così sul grande schermo…

«Vero. Donne così forti sono rare al cinema e se ne parla poco anche nella vita quotidiana. Ma esistono, e sono le persone che rendono migliore il mondo».

La maternità ti ha resa più forte?

«In parte sì, perché ti rendi conto di quante cose riesci a fare per il bene di un figlio. Prima di avere Marlowe, ad esempio, mi veniva sonno con estrema facilità. Adesso invece dormo poco per programmar­e tutte le cose da fare anche insieme a lei!».

Senti ancora l’adrenalina degli inizi prima di girare un film o di salire su un palco? «Eccome! La paura è un incentivo nella vita profession­ale di un attore. Mi trovo costanteme­nte in situazioni di tensione ma è proprio questo che mi spinge a dare il meglio di me in una performanc­e».

Sei un’icona della moda da quando, a vent’anni, ti sei fatta notare per il tuo look “boho”. Come descrivere­sti il tuo stile oggi? «La mia “uniforme” quotidiana è comoda: un jeans e un maglione. Ovviamente i tappeti rossi vanno attraversa­ti in modo più glamour! Ultimament­e, però, sono attratta da una moda più minimale... forse perché non ho il tempo che avevo una volta per dedicarmic­i».

Moda a parte, hai un “guilty pleasure” confessabi­le?

«Mi piace bere un calice di vino rosso mentre faccio un bagno nella vasca... Ma ho anche un altro bizzarro momento di quotidiana felicità: ancora oggi adoro guardare su YouTube i video-tutorial su come truccarsi».

È vero che ti piace cucinare?

«Molto. Sono brava a fare gli arrosti inglesi, ma anche alcune ricette italiane».

E il canto non ti attrae? Nel 2015 hai sostituito Emma Stone nel musical Cabaret, a Broadway.

«La mia voce in realtà è un po’ roca e non troppo allenata al canto, ma quella di Broadway è stata un’esperienza memorabile. Allora mi facevo molti tè caldi, usavo uno spray che si chiama Entertaine­r’s Secret e trangugiav­o pastiglie per la voce. E sarei pronta a rifarlo: mi piacerebbe interpreta­re di nuovo un musical».

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(37 anni in Gucci) ha vinto la XVII edizione del Premio Kinéo - Diamanti al Cinema Internatio­nal Award, evento dell’ultima Mostra del cinema di Venezia. Nel 2020 la vedremo in American Woman di Jake Scott.
SIENNA MILLER (37 anni in Gucci) ha vinto la XVII edizione del Premio Kinéo - Diamanti al Cinema Internatio­nal Award, evento dell’ultima Mostra del cinema di Venezia. Nel 2020 la vedremo in American Woman di Jake Scott.
 ??  ?? Sienna Miller in American Woman di Jake Scott e nella nuova campagna Gucci
Sienna Miller in American Woman di Jake Scott e nella nuova campagna Gucci
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Zwirner (28), gallerista
Con l’attuale compagno Lucas Zwirner (28), gallerista

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