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Baby miss crescono

Da un libro-inchiesta sul mondo delle bambine “top” è nato un documentar­io. Per riflettere sulla bellezza: ne siamo padrone o vittime?

- Di valeria vignale

modelle formato famiglia

Tra il mondo delle Barbie e quello di Chiara Ferragni c’è un filo rosso: un’idea di bellezza femminile da esibizione, fisico sexy, look da sfilata, una vita biondo scintillan­te da postare su Instagram. È il credo di Bellissime, donne che puntano sulla bellezza per affermarsi come persone e profession­iste, raccontate nel documentar­io di Elisa Amoruso al cinema il 18, 19 e 20 novembre e su Timvision dal 13 dicembre. La stessa regista che ha firmato Chiara Ferragni Unposted segue ora chi ne sogna il successo: Cristina Cattoni e le sue tre figlie Giovanna, Francesca e Valentina, bionde come la madre, cresciute con il chiodo fisso che realizzars­i significhi diventare una celebrità nella moda o nel cinema. Cristina le ha fatte esercitare fin da piccole in salotto per poi farle ingaggiare in sfilate e spot. La primogenit­a Giovanna, oggi 20enne, a inizio Duemila era la baby modella più richiesta d’Italia ed è stata per 5 anni la testimonia­l delle pubblicità Mattel dedicate a Barbie.

I AM A BARBIE GIRL

«Da piccola mi vergognavo quando mi vedevo in tivù, ora invece ho un po’ di malinconia perché ero bella e famosa» dice lei, che adesso ha un fashion blog su Instagram e, come le sorelle, continua a fare provini. Francesca, 18 anni, combatte con una statura lontana dai numeri delle top (come le dicono a un casting senza tanti giri di parole) mentre

Valentina, 17, un po’ più alta e meno timida, sogna di entrare al reality

Il Collegio. Il loro motore è sempre la madre Cristina che, al grido di “postura, eleganza e sorrisi”, è uscita dalla casalinghi­tudine diventando lei stessa modella in eventi locali. «L’età è uno stato mentale» dice. A 58 anni balla la pole dance per proporsi a Ibiza d’estate, ha 38mila follower, disegna abiti, fa casting come le figlie ed è in crisi con il marito che non è d’accordo. Lei però si sente più realizzata così. La bellezza può essere strumento di emancipazi­one? Nato dall’omonimo libro-inchiesta di Flavia Piccinni (ed. Fandango), Bellissime richiama nel titolo il celebre film di Luchino Visconti (1951), dove Anna Magnani si illude di trasformar­e la figlia in una piccola grande attrice. «Spero che il documentar­io faccia riflettere le ragazze: la bellezza non è l’unico strumento che abbiamo per affermarci nella vita» dice la regista Elisa Amoruso. «Meglio non diventarne vittime per nostra volontà, prima ancora che la società ce lo imponga».

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A lato, da sinistra, la regista Elisa Amoruso (38 anni) con le protagonis­te del documentar­io Bellissime (in basso, il poster): Cristina Cattoni (58) con le figlie Valentina (17), Giovanna (20) e Francesca (18). Sopra, le tre sorelle da bambine.
SORELLE MATRIOSKA A lato, da sinistra, la regista Elisa Amoruso (38 anni) con le protagonis­te del documentar­io Bellissime (in basso, il poster): Cristina Cattoni (58) con le figlie Valentina (17), Giovanna (20) e Francesca (18). Sopra, le tre sorelle da bambine.
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