IL MICROCHIP DEI SUBSONICA

Per chi l’ha visto e per chi non c’era, nel 1999 usciva Microchip emozionale, l’album che trasformò i Subsonica da band che razzolava bene nel mondo indie torinese a band di culto a livello nazionale: uno di quei dischi che ti capitano una volta nella vita, ogni pezzo una hit, un punto di riferimento della musica italiana con quella sintesi tra elettronica, rock e dance. Vent’anni dopo, Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio (il bassista che sostituì Pierfunk nel 1999) hanno deciso di rendergli omaggio con Microchip temporale: per farlo hanno chiamato a raccolta quattordici artisti, un manipolo composto da protagonisti della scena contemporanea, insieme ai quali hanno dato nuova vita ai brani. Così troviamo Aurora sogna arricchita da una voce femminile, grazie alla collaborazione con Coma_Cose e Mamakass; una godibilissima versione di Il mio dj, realizzata con Achille Lauro; un emozionante arrangiamento di Tutti i miei sbagli, featuring Motta; e poi ancora Sonde con il nuovo fenomeno sabaudo Willie Peyote, Elisa in Lasciati, Nitro in Colpo di pistola, Lo Stato Sociale in Liberi tutti, la voce di Coez in Strade, Ensi in Il cielo su Torino, Fast animals and slow kids in Albe meccaniche, Myss Keta in Depre, Gemitaiz in Perfezione e Cosmo nella mitica Disco labirinto (uscita 22.11, @Subsonica).