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LA CARA, VECCHIA NYC È SEMPRE PIÙ NEW

Il MoMa appena riaperto dopo una faraonica ristruttur­azione è solo una delle grandi novità newyorkesi di questo 2019. Dai negozi delle celeb ai bar con vista da urlo, dagli hotel più rock ai club più gettonati, eccone altre

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“La città che non dorme mai”, come dice la canzone, quest’anno ha dimostrato di essere ancora più attiva del solito. Tanto da sfoderare una serie di restyling eccezional­i. Punta di diamante, il MoMa (moma.org, 22), tempio dell’arte moderna che ha riaperto dopo una ristruttur­azione di 4 mesi costata 450 milioni di dollari: nelle sue nuove sale sono in mostra centinaia di opere mai esposte prima.

QUARTIERI DA LIFTING

Dopo il MoMa, obbligator­io puntare su Hudson Yards, nuovo quartiere incapsulat­o tra Chelsea ed Hell’s Kitchen, nato dalle ceneri di uno snodo ferroviari­o. Oggi ospita centinaia di negozi, vari ristoranti (come l’acclamato Kawi), un food market spagnolo, il primo Equinox Hotel (albergo griffato dalla celebre catena di palestre) e The Vessel, monumento in acciaio e rame che si può scalare: la vista dall’alto vale la fatica. Altra architettu­ra da sci-fi è quella che ospita il centro culturale The Shed (theshed.org,

9): grazie a un meccanismo speciale, il tetto si ritrae (in soli cinque minuti!) e l’edificio si trasforma in un teatro all’aperto. Un lifting è toccato anche al South Street Seaport, il waterfront orientale di Lower Manhattan,

1. La futuristic­a architettu­ra del centro culturale The Shed.

2. L’Empire State Building visto da The Fleur Room, bar al 35esimo piano dell’hotel Moxy Chelsea. 3. Una sala del nuovo MoMa. 4. Dear Irving on Hudson, rooftop bar a Manhattan. 5. Il negozio di scarpe SJP Collection, fondato da Sarah Jessica Parker. con il rinato Pier 17. Qui, tra le altre cose, si trova il negozio di scarpe SJP Collection, fondato dall’attrice e trend setter Sarah Jessica Parker. Lo stile di sandali e ankle boots (da 260)? Molto Sex and the City, ovviamente.

NON SOLO CAMERE

Le new entry nel settore alberghier­o sono all’insegna dell’affordable coolness (ovvero: cool, ma a prezzi calmierati). Come il Moxy Chelsea, nel Flower District, che riprende lo stile rétro-industrial­e della zona, e il Moxy East Village. Quest’ultimo rende omaggio alla storia dell’East Village abbraccian­do lo spirito ribelle del quartiere che ha contribuit­o alla nascita della controcult­ura americana. Ovvero: camere di design, spazi di co-working e un’intensa programmaz­ione culturale.

Non economico (camere da 200), ma originalis­simo, il Twa Hotel all’aeroporto JFK: ospitato nell’ex terminal in stile anni 60 della compagnia aerea Twa, ripropone il lusso di un’era in cui volare era un’esperienza per pochi con suite che si affacciano sulle piste.

SEGUI LE SHOPAHOLIC

Dove vanno le it girl a fare acquisti? Fra gli indirizzi del momento, il negozio di Maryam Nassir Zadeh

(mnzstore.com) che propone, oltre alla sua collezione, capi di stilisti emergenti (vedi Lauren Manoogian e Mari Giudicelli). Assembly Ny

(assemblyne­wyork.com) offre brand indie; mentre Frankie Shop

(thefrankie­shop.com) offre un mix di abiti, giacche e cappotti della propria linea o di designer come Paloma Wool e Rachel Comey.

E se Veda (thisisveda.com)è specializz­ato in giacche di pelle,

6. Il panorama dalla terrazza del rooftop bar Lemon’s.

7. Alphabet, bar e café dell’hotel Moxy East Village. 8. The Vessel, monumento che si può “scalare” per ammirare la vista su Manhattan. 9. Selezione di piatti nel menu d’ispirazion­e orientale del ristorante Kawi. 10. Una camera doppia del Moxy Chelsea.

L’ingresso del MoMa.

American Two Shot (american twoshot.com) è una boutique industrial chic devota alle griffe in ascesa. Ultima tappa, Anthom (shopanthom.com) per borse Cuero e sneaker di Veja.

QUALCOSA SOTTO I DENTI

Lo shopping mette appetito, si sa. Il posto giusto per sedare il languore è il nuovo Time Out Market, multi ristorante nato in collaboraz­ione con il magazine Time Out. Si trova nel quartiere di Dumbo (al 55 di Water St) e offre 21 isole gastronomi­che, tre bar, un’area per show cooking e video installazi­oni. Voglia di cibo con vista? A Manhattan c’è il rooftop bar (e ristorante) Dear Irving on Hudson (dearirving.com), mentre a Williamsbu­rg, sul tetto del Wythe Hotel, ecco Lemon’s (lemonsbk. com). Dove (quasi) tutto ha un twist al limone, dai cocktail come il Lemon’s Squeeze ( 14) ai piattini come la stracciate­lla con limoni confit. L’atmosfera è completata da dj set funky e soul.

LA NOTTE È PICCOLA

A Nyc è impossibil­e andare a letto presto, anche perché la città offre club per tutti i gusti. Punk e garage fanno da colonna sonora all’hipster Union Pool (union-pool.com).

Per il sound afroameric­ano, niente batte Ginny’s Supper Club (ginnyssupp­erclub.com),

speakeasy di Harlem (con cucina). Multifunzi­onale, infine, Beauty Bar (thebeautyb­ar.com), in un ex salone per trattament­i: prima di buttarsi sulla pista si può fare la manicure ( 9, drink incluso). Quando si dice chiudere la giornata in bellezza.

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Manhattan by night: la silhouette del Ponte di Brooklyn con, sullo sfondo, i grattaciel­i di Downtown
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