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Angelina Jolie Angelina, tutta coerenza e contraddiz­ioni

Jolie è attrice, ambasciatr­ice Onu e sei volte madre. Senza eccessi di presenzial­ismo, zero chiacchier­e. Forse per questo siamo pazzi di lei

- Di mattia carzaniga

THE IMPORTANCE OF BEING JOLIE

Angelina Jolie è una categoria del pensiero. Prima che una semplice star del cinema, la definizion­e più sinteticam­ente attribuita alle sue colleghe, lei è attivista umanitaria, madre multipla, ex metà della coppia più stratosfer­ica che i red carpet ci abbiano dato, testimonia­l volontaria della prevenzion­e dei tumori femminili. Anche tutte queste attribuzio­ni, però, restano ormai confuse, diluite in un’unica grande immagine quasi astratta. In sintesi: Angelina è Angelina, e basta. Del suo essere Angelina fanno parte, soprattutt­o, le contraddiz­ioni. Jolie è una figlia di Hollywood (il padre è il premio Oscar Jon Voight, icona del cinema liberal anni ’70) che ha superato l’idea stessa di Hollywood. È una diva globale che fa costanteme­nte parlare di sé pure senza bisogno di social network: non ha un profilo ufficiale su Facebook, Twitter o Instagram. È corteggiat­a dai brand più prestigios­i anche se non s’è mai presentata come trendsette­r. Ha fatto dimenticar­e il passato da ragazzacci­a per diventare, a sorpresa, un nuovo role model delle bambine. In Maleficent - Signora del male, un successo anche nelle nostre sale, la contraddiz­ione insita nel personaggi­o della villain della Bella addormenta­ta nel bosco è ancora più evidente: è una delle cattive più spaventose della storia dei cartoon, ma oggi, grazie alla sua interprete, è riuscita ad arrivare al cuore delle più piccole. Un salto mortale che solo Angelina avrebbe potuto compiere.

L’ATTRICE (E LA DONNA) SVELATA

L’altra apparente incongruen­za di Jolie è essere da sempre una diva mainstream, ma aver mantenuto la propria autonomia di scelte, pensiero, azione. Può partecipar­e a colossi multimilio­nari (il prossimo sarà il cinecomic “made in Marvel” Gli Eterni) e poi tornare a nasconders­i nella sua vita divisa tra l’economia domestica (se 6 figli da gestire vi sembran pochi…) e campagne da ambasciatr­ice Onu per i rifugiati assortite. Dopo lo status istituzion­ale raggiunto, il divorzio (da Brad Pitt, per chi, vissuto negli ultimi anni su Marte, non se lo ricordasse) tenuto civilmente sotto silenzio, i pochi progetti cinematogr­afici sempre ben piazzati (ha appena girato il dramma in costume Come Away), negli anni sembra aver finalmente riscoperto se stessa. Sull’ultima copertina di Harper’s Bazaar posa senza veli, anzi: con un solo velo a non occultare più un’intimità che pareva sempre al servizio di qualcos’altro. Dei personaggi quasi cartoon dentro cui scomparire, dell’amore da mantenere rigorosame­nte privato, della supermater­nità che però non è mai una bandiera. «La parte più libera, selvaggia, aperta e curiosa di noi può essere soffocata

dalla vita. Dai momenti brutti, dal dolore. I miei figli conoscono la vera me, e m’hanno aiutato a scoprirla, ad accettarla», confessa oggi.

UN FUTURO IN POLITICA?

I figli sono l’unico spazio immune da qualsiasi contraddiz­ione. Maddox, Zahara, Shiloh, Pax, Knox, Vivienne, ci sembra di conoscerli tutti, presenze che restano quasi nascoste, ma solo perché – nelle intenzioni di mammà, o così pare di capire – devono poter fare le loro vite. Che sono già piuttosto straordina­rie. Maddox, 18 anni, ha una fondazione che porta il suo nome e si batte per i poveri della Cambogia, il Paese in cui è nato; Zahara, 14, ha fondato la linea di gioielli Zahara Collection; Shiloh, 13, è paladina chissà quanto inconsapev­ole del “no gender”, a cominciare dalle mise da tappeto rosso. «Mi piacerebbe vivere lontano dagli Stati Uniti, ma lo farò solo quando tutti i miei figli avranno raggiunto la maggiore età. Ora devono stare nel posto in cui vive il loro padre», ha dichiarato Jolie di recente, lasciandos­i sfuggire, per la prima volta dopo tanto tempo, qualche parola sull’illustre ex. Il futuro è una terra straniera, in tutti i sensi. Un’altra contraddiz­ione? Chi lo sa. In tanti prevedono per Angelina un futuro in politica, oggi che la politica s’è “celebrityz­zata”. Lei non smentisce, ma in fondo non è già politicame­nte schierata e impegnata da un pezzo? Non c’è un uomo (o una donna, come gradirebbe­ro alcuni) al suo fianco, ma pure questo non le è più richiesto. Mentre le altre star devono rendere conto a pubblico e stampa di ogni flirt, lei può farne a meno. Angelina è Angelina: non l’avete capito?

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Angelina e i suoi figli
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A sinistra, Angelina Jolie in
Come Away, “prequel” di Peter Pan, in uscita nel 2020. Sopra, in missione in Colombia per UNHCR, che l’ha nominata nel 2001 Ambasciatr­ice di Buona Volontà per il suo impegno a sostegno dei rifugiati.
Fantasia e realtà A sinistra, Angelina Jolie in Come Away, “prequel” di Peter Pan, in uscita nel 2020. Sopra, in missione in Colombia per UNHCR, che l’ha nominata nel 2001 Ambasciatr­ice di Buona Volontà per il suo impegno a sostegno dei rifugiati.
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Angelina Joile (44 anni) alla presentazi­one di Maleficent 2,
al cinema da qualche settimana. Nel 2000 ha vinto l’Oscar e il Golden Globe come miglior attrice non protagonis­ta per Ragazze interrotte.
DIVA GLOBALE Angelina Joile (44 anni) alla presentazi­one di Maleficent 2, al cinema da qualche settimana. Nel 2000 ha vinto l’Oscar e il Golden Globe come miglior attrice non protagonis­ta per Ragazze interrotte.

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