Jillian Bell Di corsa verso una vita nuova
Tenacia e rispetto per sé: sono gli ingredienti chiave di un film-storia vera con Jillian Bell, ora su Amazon Prime. Da guardare prendendo appunti
UNA PROTAGONISTA IN CUI RICONOSCERSI
Dopo aver conquistato il Sundance Film Festival, dove ha vinto il Premio del Pubblico, Brittany non si ferma più (ora su Amazon Prime) si appresta ad affascinare pure noi. Interpretata dall’attrice Jillian Bell, Brittany ha 27 anni, vive a NYC, è sovrappeso, beve troppo, si droga, adora dolci e junk food, fa fatica a trovare un lavoro e nasconde le proprie insicurezze buttando tutto sul ridere. Ma una visita dal medico la costringe a cambiare. Senza un soldo, per rimettersi in forma decide di iniziare a correre. Prima un isolato, poi due, fino a porsi un traguardo tosto: la maratona di New York. Tratto dalla storia vera di Brittany O’Neill, amica del regista Paul Downs Colaizzo, il film parla di determinazione e rispetto per se stessi e per gli altri. «Brittany corre per riprendere il controllo della propria vita» dice Jillian Bell.
E tu perché corri?
«All’inizio per capire cosa passava per la testa di Brittany, ora per chiarirmi le idee ed eliminare i pensieri negativi».
Cos’hai pensato quando ti hanno proposto la parte?
«Che Brittany mi somiglia molto. Forse troppo. Per questo sapevo di non voler interpretare un film in cui la protagonista, da obesa e infelice, si ritrovava magra
e felicissima. Sarebbe stata una storia scontata, che abbiamo già visto e in cui nessuna si riconosce».
E invece…
«Ho trovato una ragazza divertente, aperta, ma anche alle prese con mille difficoltà, come capita a molte di noi: ci sono giorni in cui sappiamo dove vogliamo arrivare e quali strade percorrere, ma ce ne sono altri in cui diamo troppo valore a quello che gli altri pensano di noi».
Tu come superi questi ostacoli?
«Parlando delle difficoltà che sto attraversando».
A chi ti rivolgi quando hai bisogno di parlare?
«A mia sorella Breanna. Viviamo insieme, lavoriamo insieme, siamo molto vicine. È facile confidarsi con lei».
Hai lanciato l’hashtag #IGotALottaBodies...
«Finite le riprese, mi sentivo a mio agio con le mie curve, ma quando vedevo una mia vecchia foto non riuscivo a non criticarmi. Ho pensato: sarebbe meglio concentrarsi sull’occasione in cui la foto è stata scattata e sul mio stato d’animo, invece che sempre sull’aspetto fisico».
Ti ha aiutata?
«Sì, perché ho scoperto che ci sono molte persone che si sentono come me: questo hashtag ci permette di confrontarci e apprezzare le trasformazioni a cui il nostro corpo va incontro nelle diverse fasi della vita».