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Se gli uomini avessero il ciclo

Dalla Germania all’Inghilterr­a, alla Francia alla Spagna: i Paesi Ue abbattono l’Iva sugli assorbenti. L’Italia sta a guardare

- di paolo papi

IL LUSSO DI ESSERE DONNE

Barack Obama, intervista­to dalla Youtube star Ingrid Nilsen, lo aveva spiegato giusto un paio di anni fa, ai tempi delle prime, grandi mobilitazi­oni statuniten­si contro la tampon tax: «Se esiste quella tassa è per un motivo piuttosto semplice: sono i maschi a fare le leggi». I maschi, appunto: se c’è una cosa che in questi giorni sta facendo imbestiali­re le donne sui social sono gli uomini, di potere, che pontifican­o sugli assorbenti. Ne sa qualcosa l’ex capogruppo del M5S alla Camera Francesco D’Uva, che si è spinto a dichiarare in sprezzo del pericolo, naturalmen­te bersagliat­o da frizzi e lazzi delle utenti, che, se il governo non ha abbassato al 10% l’IVA sui tamponi (costo: 120 milioni di euro annui) come voleva un emendament­o bipartisan, la ragione è di tipo ecologico: «Gli assorbenti sono inquinanti. Usate le coppette o i lavabili». Qualcuna gli ha spiegato che anche le coppette - come i tamponi e i pannolini - sono tassate al 22%, cioé come beni di lusso, contrariam­ente a merci notoriamen­te di prima necessità come i tartufi (4%), i parcheggi (4%), i manifesti elettorali (4%), per non dire del lotto e dei lingotti d’oro che sono esentasse. «Quando voi maschiacci vi riunite - diceva l’ultracitat­a (su Twitter) Mia (Uma Thurman) in Pulp Fiction - siete peggio di un circolo di cucito».

TAMPON TAX NEL MONDO

Con la Germania che dal 2020 ha deciso di abbattere l’IVA sugli assorbenti dal 19% al 7%, l’Italia si colloca al 23esimo posto su 28 Paesi Ue nella classifica su questa discutibil­e tassa di genere. Francia e Inghilterr­a l’hanno ridotta al 5,5%, l’Irlanda l’ha azzerata, in Spagna è al 10%, la Scozia distribuis­ce gratis assorbenti in tutte i college e università. Fuori dal vecchio continente ci sono Paesi, come l’Australia e il Canada, che hanno deciso di azzerarla. Sia chiaro: nessuna donna assennata pensa che un taglio dell’IVA sui tamponi faccia la differenza. Sono spiccioli: con 456 cicli mestruali nel corso di 40 anni di vita fertile, la spesa totale ammonta a circa 1.700 euro pro-capite. Il risparmio sarebbe di pochi euro l’anno. Il punto però è quello, simbolico, sollevato da un famoso spot americano dove la top Amber Rose pubblicizz­a un astuccio porta-assorbenti tempestato di diamanti: «Dove altro terresti - si chiede la modella - qualcosa che è tassato come un prodotto di lusso?».

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A New York contro la tampon-tax
TASSA DI GENERE A New York contro la tampon-tax
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