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Viaggi Salisburgo: classica, con un twist rock

La città di Mozart è in vetta alla top ten stilata da Lonely Planet delle città da visitare nel 2020. Merito del suo affascinan­te mix di antico e moderno (e di un importante anniversar­io)

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Si dice che Wolfgang Amadeus Mozart non amasse molto la sua città natale, troppo sonnacchio­sa e provincial­e se confrontat­a alla grandeur settecente­sca di Vienna o Parigi. A noi però piace pensare che, di questi tempi, anche il celebre compositor­e ne sarebbe entusiasta. Oggi Salisburgo ha un calendario di eventi da far impallidir­e molte capitali europee (oltre 4mila manifestaz­ioni culturali all’anno); agli spazi per la musica classica si sono aggiunti club e locali ultra cool; le architettu­re barocche dialogano con archeologi­e industrial­i riprogetta­te e, per i bon vivant, ci sono ristoranti da estasi dei sensi.

Non a caso, Lonely Planet l’ha inserita al vertice delle dieci città da visitare assolutame­nte nel 2020. Merito anche di un importante anniversar­io: l’anno prossimo il Festival di Salisburgo - il più importante al mondo per l’opera, la musica e il teatro - compie cento anni e la città si prepara a festeggiar­lo alla grande

(il clou in estate, ma mostre e appuntamen­ti sono in programma per tutto l’anno che verrà).

ITINERARIO PER PRINCIPIAN­TI

Salisburgo è piccola (150mila abitanti) ma, se vuoi vederla tutta in un weekend, meglio non

prendersel­a troppo comoda. Il punto di partenza non può che essere la Fortezza Hohensalzb­urg, uno dei più grandi complessi fortificat­i d’Europa (XI secolo): bastioni imponenti, torrette di guardia e, all’interno, stanze sontuose che ti catapulter­anno in un’atmosfera degna de Il Trono di Spade. Da quassù si gode anche una vista unica sulla cascata di tetti del centro storico e sulle vette alpine che lo circondano.

Poi si scende verso il centro, e la musica comincia dalla Getreidega­sse, la via dove sorge la casa natale di Mozart (oggi trasformat­a in museo, mozarteum.at, ingresso € 11) e dove i salisburgh­esi vanno a fare shopping: qui il bello è lasciarsi incuriosir­e dalle insegne in ferro battuto dall’aria vintage e perdersi tra botteghe di delikatess­en, atelier di profumi e antiche sartorie di abiti tradizonal­i (nel caso fossi in cerca del classico dirndl, l’outfit con bustino e grembiule).

SI FA PRESTO A DIRE BIRRA

Se c’è una cosa che a Salisburgo prendono sul serio, è la birra: qui la producono da più di 600 anni e ci sono 11 birrifici, ognuno con una propria specializz­azione. Stiegl (uno dei più famosi) produce la birra Märzen, mentre nella Weißen si fabbrica la Weißbier. Ci sono poi il Gusswerk, che è sinonimo di birra biologica, l’Hofbräu Kaltenhaus­en, esperto di birre creative, e l’Augustiner Bräu, nel quartiere di Mülln, all’interno di un convento. Ti è venuta fame? In città trovi alcune delle coffeehous­e più antiche d’Austria come la Konditorei Schatz (schatzkond­itorei.at), la celebre pasticceri­a Fürst (quella dei paradisiac­i cioccolati­ni chiamati Palle di Mozart, original-mozartkuge­l.com) e ristoranti gourmet come l’m32, all’interno del Museo di arte moderna (menu pranzo da € 16,

m32.at). Oppure puoi prenderti un giorno in più, uscire dai confini cittadini e seguire uno degli itinerari golosi della cosiddetta Via Culinaria. Per esempio, quello che raduna 23 rifugi sulle piste da sci dove provare piatti come la zuppa O-Power e lo strudel di formaggio fresco del Lungau

(salzburger­land.com).

SALZBURG UP TO DATE

E il lato più nuovo di Salisburgo? Lo puoi scovare seguendo le Archtouren, passeggiat­e alla scoperta degli edifici moderni incastonat­i nello scenario barocco. Oppure in posti unici come Hangar-7 (hangar-7.com),

avvenirist­ico spazio espositivo di vetro e acciaio sulla pista dell’aeroporto. Al suo interno c’è anche il ristorante Ikarus, tempio della cucina creativa che ospita ogni mese gli chef più talentuosi e audaci di tutto il mondo. Di notte, il cuore della nuova Salisburgo batte in locali come il City Beats (citybeats.at), sinonimo di house e R&B, o la Rockhouse (rockhouse.at),

regno della musica dal vivo. Anche Mozart avrebbe approvato.

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La Fortezza Hohensalzb­urg domina lo skyline della città austriaca
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2. Lo StieglBrau­welt, il “mondo della birra” che comprende negozi e un cinema.
3. La pasticceri­a Fuerst. 4. La mostra Fly me to the Moon al Museo di arte moderna. 5. Lo spazio polifunzio­nale Hangar-7.
Getreidega­sse, la via dello shopping 1. La casa natale di Mozart. 2. Lo StieglBrau­welt, il “mondo della birra” che comprende negozi e un cinema. 3. La pasticceri­a Fuerst. 4. La mostra Fly me to the Moon al Museo di arte moderna. 5. Lo spazio polifunzio­nale Hangar-7.
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6. La Rockhouse, club che ospita concerti pop, rock, jazz, blues e hip hop. 7. Il ristorante Ikarus dell’Hangar-7.
8. Una delle camere dell’hotel Goldgasse, in pieno centro.
9. La sala da pranzo di Mama Thresl, sulle piste di Leogang: è uno dei ristoranti top della Via Culinaria (piatti da € 12).
6 6. La Rockhouse, club che ospita concerti pop, rock, jazz, blues e hip hop. 7. Il ristorante Ikarus dell’Hangar-7. 8. Una delle camere dell’hotel Goldgasse, in pieno centro. 9. La sala da pranzo di Mama Thresl, sulle piste di Leogang: è uno dei ristoranti top della Via Culinaria (piatti da € 12).
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