AMORE, FAMMI RIDERE
C’erano una volta le donne a caccia del buon partito e le ragazze in cerca dei belli (e impossibili). Oggi, più autosufficienti e libere, vogliamo uomini con un atout impagabile: il senso dell’umorismo
Né bellezza Né potere e Neppure soldi
Magari avete sempre pensato che «Voglio un uomo che mi faccia ridere» fosse il ripiego dei cuori infranti dai mascalzoni belli e maledetti. Ma considerate Emma Stone: attrice premio Oscar e titolare del sorriso più luminoso di Hollywood, non pare certo tipa che si lasci impressionare da qualità ordinarie. E infatti non si è mai accontentata: dopo un amore giovanile con Kieran Culkin, il fratello bravo dI Macaulay, è rimasta a lungo legata al teneramente complicato Andrew Garfield. Ma ora Emma è raggiante, e ufficialmente fidanzata (c’è l’anello su Instagram!). Lui si chiama Dave McCary, e lavora come autore e regista al Saturday Night Live. Per noi, un perfetto sconosciuto. Perché è vero che il SNL è una trasmissione storica, che dal 1975 coltiva generazioni di comici americani, ma difficilmente regala gloria a chi lavora dietro le quinte. È proprio lì, invece, che Emma ha incontrato Dave, alla fine del 2016. Era nel pieno della campagna promozionale per La La Land, e ancora in una fase delicata della rottura con Andrew Garfield: sicuramente un’ospite piuttosto distratta. Eppure qualcosa di indimenticabile deve essere successo, perché nel giro di pochi mesi ha venduto la villa di Beverly Hills e si è trasferita a New York. Di lui purtroppo non si sa granché, dicono sia un tipo molto tranquillo, per niente interessato alla celebrità ma determinato a sostenere e rispettare il successo di lei.
DOPO UNA ROTTURA, È UN BALSAMO
Forse meno gregario, ma comunque coi piedi per terra, sembra pure Colin Jost: autore del Saturday Night Live e promosso sposo di Scarlett Johansson dalla scorsa primavera. Come il collega, è arrivato nella vita dell’attrice in un momento complicato: lei si stava separando dal secondo
marito, il francese Romain Dauriac, e senza dubbio avere la battuta pronta e la residenza americana sono state due qualità cruciali nella fase di corteggiamento. L’altra settimana Scarlett, ospite della puntata prenatalizia del SNL, ha scherzato: «È bellissimo essere qui per la sesta volta, perché ormai non devo più preoccuparmi. Se lo show va, male cosa possono fare, licenziare il mio fidanzato? Oh, no: chissà come faremmo senza il suo stipendio!». La battuta si capisce meglio tenendo presente che il patrimonio stimato di lei si aggira intorno ai 165 milioni di dollari, quello di lui è di 6. Praticamente noccioline.
PETE PIGLIATUTTE
Di questa funzione accessoria del Saturday Night Live come agenzia matrimoniale, l’elemento più vivace è sicuramente Pete Davidson. La maggior parte di noi lo ha conosciuto in quanto fidanzato (mollato) di Ariana Grande, e da lì non si è più fermato: ha frequentato prima Kate Beckinsale, quindi Margaret Qualley (figlia di Andie MacDowell , forse l’avete visto fare l’autostop nell’ultimo film di Tarantino) e adesso appare spesso avvinghiato all’appena diciottenne Kaia Gerber. Sulle ragioni di tanto successo esistono due correnti di pensiero: la prima, un po’ materiale, è che il ragazzo risulti particolarmente ben dotato là dove serve (gli americani la chiamano Big D*ck Energy, non mi farete mica tradurre). La seconda,
assai più elegante, è che sia l’ultimo dei gentiluomini, e infatti vive ancora con la mamma.
TI SPOSO PER ALLEGRIA
Questa attrazione delle dive maggiori per gli spiritosi del sabato sera non è una novità: già nel 1980 Carrie Fisher (la compianta principessa Leia di Star Wars) si fidanzò brevemente con Dan Aykroyd (il secco dei Blues Brothers) ma poi lo lasciò per tornare da Paul Simon, il cantante, che aveva l’aria più sofferta. Adesso le dinamiche sono meno sbilanciate. Olivia Wilde racconta che il comico Jason Sudeikis inizialmente si era rifiutato di prendere il suo numero di telefono: lei ha insistito per ottenere un primo appuntamento, e da lì insieme hanno costruito una vita e una famiglia. Perché le dive di questa generazione non cercano in un uomo conferme, prestigio o sicurezza economica: ce la fanno da sole. E d’altra parte, l’atavico disagio dei maschi al cospetto di una donna più ricca e potente sembra in via di ridimensionamento. In fondo, se ci pensate, ridere insieme è l’attività più paritaria che c’è.