L’amica geniale Impara dai tuoi sbagli. A scuola
Un fallimento càpita a tutti, prima o poi. Ma se la sconfitta viene gestita bene può segnare una svolta positiva nella vita, un nuovo inizio. Oggi c’è una scuola che insegna tutto questo
saper perdere
“Non sempre si può vincere”, cantavano i Rokes. Alle note del tormentone dell’epoca è affidata la massima consolatoria per eccellenza di tutti i tempi. Anche se oggi, lo sappiamo, il messaggio che arriva (soprattutto ai giovani) è un altro e il non eccellere equivale pericolosamente a essere niente. «Siamo abituati a costruire narrative di successo per ogni dimensione della vita: quella personale, raccontata sui social, e quella lavorativa, descritta sul curriculum.
In una società in cui vincere è un imperativo categorico, educare al valore e alla gestione della sconfitta, diventa necessità». Ne è convinta Francesca Corrado, ex pallavolista, ex docente universitaria, ex vicepresidente di una start up. Il suo Ground Zero nel 2015: perde lavoro e amore, mentre al padre è diagnosticato l’Alzheimer. Un momento difficile che la porta, però, a riconsiderare gli errori e a darsi una nuova chance, tanto che nel 2017 fonda a Modena la Scuola di Fallimento (scuoladifallimento.com). Primo insegnamento: il successo germoglia dagli sbagli. «Ho capito, con la malattia di mio padre, che bisogna cambiare la prospettiva con cui si guardano gli errori. Ci sono cose che si perdono per sempre, come la sua memoria, e altre che si possono ridisegnare, come i progetti di vita e di lavoro. Fallire è il modo con cui la mente apprende e, ancora meglio se condivisi, i crolli possono trasformarsi in opportunità». I corsi della Scuola, dal Dna terapeutico, comprendono laboratori rivolti a tutti, dai tre anni di età in su: «Le donne cercano di più la possibilità di un confronto o di un percorso individuale. A differenza degli uomini, sono più sensibili all’errore perché da sempre educate al mito della perfezione. Sappiamo bene, poi, che chi è in posizione di leadership è giudicata più duramente», afferma Francesca. Ma, da oggi, si può imparare a convertire le delusioni in positività e a farle diventare armi vincenti. Cominciando a ripetersi ogni giorno il mantra dell’esperta: «Più importante del risultato è il percorso».